Enzo Scarano, interdizione dai pubblici uffici per 15 anni

CARACAS – Interdizione dai pubblici uffici per 15 anni. Nella pratica, la morte politica. Questo, in sintesi, quanto deciso dalla “Contraloría General de la República” (la Corte dei Conti venezuelana) nel caso del connazionale Enzo Scarano, ex Sindaco di San Diego.
In una lettera al Consiglio Nazionale Elettorale, il “Contralor”, Manuel Galindo, ha comunicato la risoluzione e invitato l’organismo elettorale a prendere i provvedimenti necessari.
Enzo Scarano, dal canto suo, ha reso noto che non ha ancora ricevuto comunicazione ufficiale della decisione presa dalla “Contralorìa” ma ha anche precisato che comunque non lo sorprende.
– E’ un attacco diretto alla mia gestione – ha riferito il connazionale -. San Diego – ha poi precisato – continua a essere il miglior Comune di Carabobo. Sono stato in carcere, sono stato interdetto dai pubblici uffici per un anno. Non ho bisogno di incarichi per svolgere il mio lavoro a favore della comunità.
Immediata, una volta conosciuta la decisione della Corte dei Conti, la solidarietà del Tavolo dell’Unità Democratica e di quanti conoscono il connazionale e sanno con quanto impegno ha svolto il proprio lavoro nel Comune di San Diego.
Il Tavolo dell’Unità, dopo aver ricordato che a Enzo Scarano non fu permesso candidarsi alle “parlamentari”, per una decisione amministrativa ha condannato la risoluzione della “Contralorìa”, considerandola “contraria ai precetti stabiliti nella Costituzione della Repubblica”. Ha, quindi, allertato circa la possibilità che altri dirigenti dell’Opposizione possano essere condannati all’interdizione dai pubblici uffici.

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