Uno Bianca: associazione vittime, no a rapporti con killer

(ANSA) – BOLOGNA, 7 MAR – Tentativi dei fratelli Savi di contattare le vittime della banda della Uno Bianca, “carpendone quell’umanità e quella bontà d’animo che, eventualmente, conduce a perdonarli”, sono “solo strumentali all’ottenimento di benefici”. E’ il rischio che avverte l’associazione dei familiari delle persone uccise che chiede, dopo il permesso ad Alberto Savi, “a tutte le vittime di fare molta attenzione a questo pericolo, e alla magistratura di non farsi strumentalizzare, perché il perdono privato non cancella la colpa e non deve favorire l’ottenimento di benefici”. L’associazione presieduta da Rosanna Zecchi si è riunita e si è soffermata sul fatto che l’ergastolano “starebbe intrattenendo un confronto diretto con una delle vittime, che dunque lo avrebbe perdonato, ma nessuno degli associati interpellati risulta ammettere una simile scelta, anzi tutti affermano che non la condividono”. La posizione “rimane la stessa di sempre: tra le vittime e i carnefici non ci sono rapporti diretti!”. (ANSA).