Papa:quando peccato diventa corruzione,non si torna indietro

(ANSA) – ROMA, 16 MAR – “Quando una persona vive nel suo ambiente chiuso respira quell’aria propria dei suoi beni, della sua soddisfazione, della vanità, di sentirsi sicuro e si fida soltanto di se stesso, perde l’orientamento, perde la bussola e non sa dove sono i limiti”. Così il Papa nella messa a S.Marta, commentando il Vangelo sul ricco che “passava la vita a fare feste e non si curava del povero che stava alla porta della sua casa”. “Lui sapeva chi era quel povero. Perché poi quando parla con il padre Abramo dice: ‘Ma inviami Lazzaro’: sapeva anche come si chiamava! Ma non gli importava. Era un peccatore? Sì. Ma dal peccato si può andare indietro: si chiede perdono e Dio perdona. Questo, il cuore lo ha portato su una strada di morte a tal punto che non si può tornare indietro. C’è un punto, un momento, un limite dal quale difficilmente si torna indietro: è quando il peccato si trasforma in corruzione. E questo non era un peccatore, era un corrotto. Perché sapeva delle miserie, ma era felice lì e non gl’importava niente”.