La scure di Trump, tagli mai visti da 70 anni

NEW YORK. – Da una parte più risorse alla sicurezza nazionale e un aumento di 54 miliardi di dollari delle spese militari (+10%). Dall’altra tagli draconiani – mai visti dalla fine della seconda guerra mondiale – al resto della spesa del governo federale, con una drastica riduzione sia delle risorse per aiuti esteri, ambiente e programmi contro la povertà, sia dei fondi per la ricerca scientifica e per la cultura.

Negli Stati Uniti – rispetto a quanto annunciato alcune settimane fa – non ci sono grandi novità nel testo della ‘finanziaria’ 2018, la prima targata Donald Trump. Il testo inviato in queste ore al Congresso riassume già nel titolo slogan e promesse del tycoon: ‘America First: A Budget Blueprint to Make America Great Again’.

Ma a Capitol Hill ci si prepara alla battaglia, visto che anche parte dei repubblicani non condivide la scure che la Casa Bianca vorrebbe si abbattesse su diverse agenzie federali, come l’Epa (con l’eliminazione di 50 programmi e 3.200 posizioni) e il dipartimento di stato (con tagli di risorse a programmi di sviluppo e organizzazioni internazionali).

Ecco nei principali settori del’amministrazione chi vince e chi perde con la legge di bilancio di Donald Trump:

Difesa                         +52,3 mld (+10%)
Sicurezza nazionale + 2,8 mld (+7%)
Veterani                     + 4,4 mld (+6%)
Epa                             – 2,6 mld (-31%)
Aiuti esteri                -10,9 mld (-29%)
Agricoltura               – 4,7 mld (-21%)
Lavoro                       – 2,5 mld (-21%)
Giustizia                    – 4,0 mld (-20%)
Affari sociali             -12,6 mld (-16%)
Istruzione                 – 9,2 mld (-14%)