Francia: “clausola Molière” contro i lavoratori stranieri

PARIGI. – Viene considerata come l’ultima forma di protezionismo ‘Made in France’. Veleni a Parigi per la cosiddetta ‘clausola Molière’, il provvedimento adottato in alcune regioni amministrate dalla Destra, che impone l’uso della lingua francese ai lavoratori presenti nei cantieri finanziati dalle casse pubbliche locali. Uno stratagemma per tenere alla larga gli operati provenienti da altri Paesi Ue e combattere quello che i detrattori considerano ‘dumping sociale’.

“Bisogna essere chiari, si tratta di uno strumento per lottare contro i lavoratori distaccati”, dice il presidente della Regione Auvergne-Rhone-Alpes, Laurent Wauqiez (Les Républicains), che considera “il lavoro distaccato l’incarnazione delle assurdità del sistema europeo”. Anche nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, la ‘clausola Molière’, è stata adottata la settimana scorsa nell”ambito di un più ampio pacchetto legislativo per il rilancio delle aziende. “Andrò fino in fondo”, promette la governatrice dei Républicains, Valerie Pécresse.

Ma intanto piovono le critiche: “Vomitevole”, “insopportabile”, “deriva nazionalista”, “Stop alle politiche di preferenza nazionale”, sono alcune delle reazioni dei detrattori, tra governo, sindacati e cittadini. Il ministro dell’Economia, Michel Sapin, si è rivolto alla direzione affari giuridici del suo ministero per esaminare la legalità della clausola, ritenuta “razzista, discriminatoria e inapplicabile” dal suo entourage.

Il premier, Bernard Cazeneuve, l’ha ribattezzata “clausola Tartufo”, in riferimento al celebre impostore dell’omonima commedia di Molière. Cazeneuve ha accusato i promotori di cercare di trarre un “profitto elettorale” da questa misura, che, almeno ufficialmente, punta a garantire l’incolumità dei lavoratori, che devono essere in grado di comprendere le istruzioni di sicurezza del cantiere. Impartite esclusivamente in lingua francese.

Rivolgendosi al Consiglio economico e sociale (Cese), Cazeneuve ha detto che una misura del genere verrebbe condannata da “qualsiasi tribunale” perché “ostacola la concorrenza di aziende straniere che ricorrono a lavoratori distaccati”.

“Mi assumo la responsabilità di questo provvedimento e non mollerò”, gli ha risposto Wauquiez in una missiva ad hoc. Per molti, a Parigi, tratta di un escamotage della Destra per strappare voti al Front National a meno di 40 giorni dalle presidenziali.

La stessa Marine le Pen ha ironizzato sulla misura, che boccia su tutta la linea, definendola una “forma vergognosa di patriottismo”. Per la candidata anti-euro, i Républicains sono ricorsi a questa misura perché non osano invece invocare lo stop alla direttiva Ue sui lavoratori distaccati.

Intanto, in alcuni cantieri della regione Auvergne-Rhone-Alpes, pattuglie di ‘agenti Molière’ – riconoscibili per la loro divisa blu – hanno già cominciato le ispezioni per verificare che tutti gli operai padroneggino il francese o comunque siano in grado di capirlo.

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