Terremoto: sindaco Cascia, impediamo che la gente vada via

(ANSA) – CASCIA (PERUGIA), 21 MAR – Individuare un’area idonea a ridosso del centro storico dove costruire le casette e impedire che la gente di Cascia se ne vada a vivere altrove sono le priorità del sindaco Gino Emili a cinque mesi dalla grande scossa di terremoto del 30 ottobre. “E’ fondamentale che le persone non lascino Cascia, se accadesse sarebbe un altro terremoto per la nostra comunità. Qui sono molte le difficoltà da fronteggiare a cominciare da quelle economiche, dato che i turisti non arrivano più e per gli operatori del settore sono mesi molto difficili”, spiega il sindaco all’ANSA. E alle difficoltà economiche si aggiungono quelle abitative. “Su tutto il territorio comunale abbiamo circa 850 persone fuori dalle loro case e stiamo riscontrando problemi nell’individuare un’area a ridosso del centro storico in grado di ospitare le 105 casette previste”, dice ancora Emili. “E’ fondamentale – aggiunge – costruirle vicino al centro proprio per non disperdere la comunità”. Non ci sono intoppi, invece, per le 22 casette da realizzare nelle due frazioni particolarmente colpite dal sisma, Avendita e Colle di Avendita. Intanto sono stati installati due container collettivi, uno da 60 posti ad Avendita e un altro da 48 a Cascia. “Le casette – aggiunge il sindaco – speriamo di poterle consegnare entro l’estate, anche se il crono-programma prevede tempi più stringenti”. Pensando alla ricostruzione futura, Emili ribadisce l’intenzione di avviare un’ispezione geologica lungo viale Cavour. “E’ infatti qui – sottolinea – che si sono concentrati i maggiori danni, con interi palazzi risalenti agli anni Settanta che sono stati completamente distrutti, mentre gran parte degli edifici del centro storico hanno retto benissimo al sisma”. (ANSA).