Ivanka la vera First Lady, un ufficio alla Casa Bianca

NEW YORK. – Un ufficio alla Casa Bianca, telefoni e computer governativi, e soprattutto il nulla osta della sicurezza per accedere alle informazioni classificate. Ivanka Trump è sempre meno First Lady ombra e sempre più First Lady a tutti gli effetti, se non qualcosa di più: una vera dipendente a tempo pieno dell’amministrazione di Donald Trump senza però avere un ruolo ufficiale, senza aver giurato e senza un salario.

”E’ gli occhi e le orecchie” del presidente, afferma la sua legale, Jamie Gorelick. Pur non occupando una posizione ufficiale, a Ivanka Trump è stato concesso un ufficio al secondo piano della West Wing della Casa Bianca, all’interno della quale il marito Jared Kushner è consigliere del presidente. Un incarico senza precedenti, come la stessa Ivanka ammette.

”Continuerò a offrire a mio padre i miei consigli, come ho fatto per tutta la mia vita. Anche se non c’è un precedente moderno di una figlia adulta del presidente – spiega Ivanka -, seguirò volontariamente le norme etiche alle quali sono soggetti i dipendenti pubblici”.

E proprio per questo la figlia del presidente compie un passo indietro rispetto al suo marchio di abbigliamento e di gioielli, nel tentativo di calmare le attese critiche. Per la sua società è stato creato un trust, e Ivanka riceverà solo le informazioni necessarie per le tasse.

Una presa di distanza chiara anche sui social media: il suo marchio non potrà più usare l’immagine della figlia del presidente per la pubblicità e sull’account Twitter di Ivanka le foto delle sue collezioni sono state sostituite con quelle che la immortalano con capi di stato.

La decisione ”volontaria” di distanziarsi dal suo marchio però non convince, alimentando il dibattito sul conflitto di interesse dell’amministrazione Trump e andando ad aumentare le azioni legali contro il ‘marchio Trump’. Dopo la causa di un ristorante di Washington contro il Trump hotel, un’altra è stata depositata questa volta contro la società di Ivanka, accusata di trarre ingiusti vantaggi dalla posizione della famiglia alla Casa Bianca.