Siria: truppe speciali Usa oltre le linee Isis a Raqqa

BEIRUT. – Forze speciali americane elitrasportate sono impegnate dietro le linee nemiche nella provincia siriana di Raqqa in un’operazione che segna un’accelerazione dell’impegno militare Usa nella campagna contro l’Isis, nel giorno in cui a Washington si è aperta una conferenza dei 68 Paesi della Coalizione internazionale a guida americana contro lo Stato islamico.

Le operazioni sul terreno dei militari statunitensi sono accompagnate da un’intensificazione dei bombardamenti dei jet della stessa Coalizione, in uno dei quali, secondo fonti degli attivisti sul terreno, decine di civili sfollati sono morti quando per errore è stata colpita una scuola in cui avevano trovato rifugio. La Coalizione ha detto di non avere informazioni in proposito, ma di avere aperto un’inchiesta sull’episodio denunciato.

L’organizzazione ‘Raqqa viene massacrata in silenzio’ e l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) affermano invece che il bombardamento è avvenuto la scorsa notte nella cittadina di Mansura, 26 chilometri a ovest di Raqqa, controllata dai jihadisti dell’Isis.

Testimoni citati dalla stessa Ong affermano di aver visto estrarre da sotto le macerie della scuola 33 corpi senza vita e due feriti, prima che miliziani dello Stato islamico arrivassero sul posto e allontanassero tutti i civili presenti. Secondo un bilancio dell’Ondus, salgono così ad almeno 116, tra i quali 18 minori, i civili uccisi in bombardamenti compiuti dalla Coalizione a guida Usa dall’8 marzo scorso nella provincia di Raqqa, a sostegno dell’avanzata delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), a maggioranza curda. L’operazione che vede impegnate le forze americane è invece in corso una ventina di chilometri a ovest di Mansura.

Un portavoce del Pentagono, Eric Pohan, ha detto che gli elicotteri Usa hanno dato “un passaggio” a miliziani delle Sdf oltre le linee nemiche nell’area di Tabqa, una località strategica perché controlla una importante diga sull’Eufrate, oltre alla principale via di comunicazione da Raqqa verso Aleppo. Pohan ha tenuto a sottolineare che i soldati statunitensi non sono impegnati nei combattimenti, ma sono presenti per aiutare a coordinare le operazioni.

Secondo fonti degli attivisti, le forze americane e curde hanno già strappato all’Isis il controllo di quattro villaggi, preparandosi ad occupare anche Tabqa. In questo modo Raqqa, la ‘capitale’ dell’Isis in Siria, verrebbe isolata, in vista di un’offensiva che dovrebbe investirla da nord, dove le forze curde sono a non più di otto chilometri dal centro.

L’operazione di oggi appare come una conferma del maggiore impegno militare americano sul terreno nella lotta all’Isis dopo l’insediamento alla presidenza di Donald Trump. Dall’inizio di marzo altri 400 Marines e Army Rangers, muniti anche di pezzi di artiglieria, sono stati schierati nel nord della Siria, portando a circa mille il totale dei soldati presenti sul terreno.

(di Alberto Zanconato/ANSAmed)

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