Kofi Annan: “La politica di Trump sul clima non vincerà”

BRUXELLES. – Il presidente Usa Donald Trump può anche “non accettare che il cambiamento climatico sia una realtà” ma “perderà”, perché “il mondo va da un’altra parte”, come dimostrato dall’accordo di Parigi. Ne è convinto l’ex segretario delle Nazioni Unite per quasi un decennio (dal 1997 al 2006) e premio Nobel per la pace Kofi Annan, a Bruxelles per partecipare al Forum sul futuro dell’agricoltura.

Il politico ghanese, parlando con l’ANSA, bacchetta il presidente americano, che ha iniziato a smantellare le politiche di contrasto al cambiamento climatico firmate dal suo predecessore Barack Obama. “Anche se gli Usa rallentano” a livello federale, è il punto di vista di Annan, “alcuni stati all’interno dei confini americani come la California e il resto del mondo, inclusa la Cina, vanno a pieno regime nella direzione opposta”.

Pechino, soprattutto, è pronta ad alzare il livello degli standard ambientali “perché lo chiede la gente” che ha capito che “la prosperità economica” serve fino a un certo punto “se poi non puoi respirare aria pulita”.

L’ex numero uno dell’Onu è stato il relatore di apertura della decima edizione del Forum sul futuro dell’agricoltura, organizzato da Syngenta e European Landowners Organization, quest’anno dedicato a come attrezzare pratiche e politiche agricole per la lotta ai cambiamenti climatici e all’agenda per lo sviluppo delle Nazioni unite, che ha obiettivi ambiziosi come la “fame zero” entro il 2030.

Annan ha quindi toccato temi come la necessità dell’aumento delle rese nell’Africa subsahariana, l’importanza del contributo della scienza e del settore privato ma sempre con i governi “a decidere gli standard”. La questione del clima, secondo Annan, è infatti fondamentale anche per l’immigrazione.

“Abbiamo norme per coloro che scappano dalle guerre e chi richiede asilo politico, ma non abbiamo strumenti che ci aiutano a risolvere i problemi legati ai migranti climatici”, per questo “dovremmo adattare i sistemi di gestione dei flussi a una realtà che cambia in fretta”, ha spiegato.

“Le migrazioni – ha sottolineato ancora – non si fermeranno e abbiamo bisogno di un nuovo sistema per gestire i flussi nell’interesse del paese di origine, di quello di transito e di quello di destinazione”.

E, insieme agli obiettivi per lo sviluppo sostenibile, il tema del rinnovamento dei meccanismi dei gestione dei flussi migratori è “di particolare importanza per i paesi del Mediterraneo”, secondo Kofi Annan. Aggredire “le cause” della migrazione, conclude il politico ghanese, è di capitale importanza, perché “se le condizioni nei luoghi di origine permettono alle persone di vivere in modo dignitoso, l’incentivo a migrare viene meno”.

(di Angelo Di Mambro/ANSA)

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