L’Osa vota a favore della discussione della “mozione Almagro”

CARACAS – Tutti i riflettori puntati sul Venezuela. A Washington, i paesi membri dell’Osa hanno dato il via alla discussione che ha per tema la realtá del Venezuela e il dossier presentato dal Segretario Generale dell’organismo, Luis Almagro, che mette a nudo i problemi del Paese. Almagro, a conclusione del suo “report” chiede ai paesi membri di porre un ultimatum al Venezuela: liberazione dei prigionieri politici – tra questi vi sono anche i connazionali Ledezma, Grossi, Baduel e Croato – e realizzazione entro 30 giorni di elezioni generali. Qualora il Venezuela rifiutasse i suggerimenti dell’Osa, l’applicazione della “Carta Democrática” che equivale alla sospensione del Paese dall’organismo.
L’ordine del giorno nella sessione straordinaria convocato su richiesta di 18 paesi, unicamente la discussione del dossier presentato da Almagro sul Venezuela. 20 membri dell’Organismo hanno votato a favore del dibattito, 11 contro, due si sono astenuti ed uno non era presente.
Prima dell’inizio della votazione, i rappresentanti della Bolivia, Diego Pary Rodríguez; del Nicaragua, Denis Moncada, e naturalmente, del Venezuela, Samuel Moncada si sono opposti sia all’ordine del giorno sia alla sua votazione.
In particolare, il rappresentante del Venezuela, dopo aver affermato che non si poteva realizzare una sessione senza che fosse informato e preso in considerazione lo stato oggetto della discussione, sottolineava che non esisteva una base legale per la realizzazione del conclave.
In risposta, la rappresentante del Canada, Jennifer May Loten, sosteneva che il governo del presidente Maduro con il suo intervento solamente cercava di ritardare il momento della votazione.
I paesi membri dell’Organismo, quindi, decidevano a larga maggioranza di proseguire il dibattito e analizzare attentamente il report di Almagro. Probabilmente il conclave non voterá l’applicazione della Carta Democratica. Almeno, non per il momento. E’ assai probabile che prima esplorino la di altre vie. La Carta Democratica, d’altronde, è l’ultimo passo poichè presuppone la sospensione del Venezuela dell’Organismo.