Brasile: Temer, senza la riforma delle pensioni il Paese fermo tra 7 anni

RIO DE JANEIRO. – Il presidente del Brasile, Michel Temer, è tornato a difendere la riforma delle pensioni voluta dal suo governo e che prevede, tra l’altro, l’innalzamento a 65 anni dell’età minima per smettere di lavorare.

“Se non la facciamo adesso, dovremo farla fra tre anni, altrimenti tra sette paralizzeremo il Paese”, ha detto il capo di Stato durante un evento a San Paolo.

Contro la riforma si è schierata intanto anche la chiesa cattolica locale, che in una nota a firma della Conferenza episcopale ha sostenuto essere una scelta di “esclusione sociale”.

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