Tennis: Fognini non si ferma più, ko anche Nishikori

Fabio Fognini, (ANSA/AP Photo/Mario Houben)
Fabio Fognini,
(ANSA/AP Photo/Mario Houben)

ROMA. – Fabio Fognini non si ferma più. L’azzurro è riuscito ad approdare per la prima volta in carriera nella semifinale del Miami open di tennis, secondo Atp Masters 1000 del 2017, che è dotato di un montepremi di 6.993.450 dollari e si disputa sui campi in cemento del Tennis center di Crandon park, in Florida.

Nei quarti, il 29enne azzurro, numero 40 della classifica Atp, ha battuto per 6-4, 6-2, in un’1h07′ di gioco, il giapponese Kei Nishikori, numero 4 Atp e secondo favorito del seeding, nonchè finalista 2016. Non un avversario qualsiasi, dunque.

Il 27enne di Shimane è apparso in condizioni fisiche non ottimali (nel match precedente aveva accusato un problema al ginocchio sinistro), ma va detto che Fognini è stato comunque impeccabile, disputando una partita molto saggia, che gli ha permesso di battere per la prima volta in carriera il giapponese, dal quale era stato sconfitto a sua volta sulla terra di Madrid lo scorso anno, ma anche sul cemento di Melbourne nel 2011.

Per il ligure, quella di Miami è la seconda semifinale in un torneo 1000 della carriera, dopo quella acciuffata nel 2013 a Montecarlo. Grazie a questo risultato, lunedì Fognini rientrerà nei top 30 dell’Atp. Adesso, però, attende il vincitore della sfida fra lo spagnolo Rafael Nadal, numero 7 dell’Atp e quinta testa di serie del torneo di Miami, e lo statunitense Jack Sock, numero 17 del ranking mondiale e 13/a testa di serie in Florida.

Quest’anno, Davis compresa, il 29enne di Arma di Taggia era arrivato a Indian Wells con un bilancio decisamente deludente: cinque match vinti e altrettanti persi, e come miglior risultato stagionale i quarti a San Paolo. Poi, in California qualcosa è cambiato: Fognini ha vinto al secondo turno su Tsonga, anche se non è riuscito a ripetersi contro Cuevas nel turno successivo.

A Miami, invece, ha piegato Harrison, Sousa, Chardy, Young e Nishikori (nono successo contro un top ten in carriera), sfoderando un buon tennis e soprattutto palesando grande concentrazione. Così ha bissato il miglior risultato in un torneo di questa categoria, ottenuto sulla terra di Montecarlo, la superfice che predilige, nel 2013, quando sconfisse Seppi, Ramos-Vinolas, Berdych e Gasquet, prima di cedere in semifinale a sua maestà Djokovic.

Al match di Miami ha assistito anche Bobo Vieri, che da tempo ha preso la strada della Florida, facendo un gran tifo per l’azzurro del tennis.