Terremoto: riapre il Castello della Rancia a Tolentino


Chiuso da scosse 24 agosto, è segnale ritorno alla normalità

TOLENTINO (MACERATA). – Ha riaperto i battenti il Castello della Rancia di Tolentino, chiuso dal 24 agosto quando si verificò il primo evento di una lunghissima scia sismica che ha interessato tutto il Centro Italia. Tolentino è stata ferita in particolare dalle scosse di fine ottobre e per la gente del posto la riapertura è un ulteriore segnale di ritorno alla normalità con la possibilità di fruire nuovamente di un capolavoro architettonico rappresentativo dell’identità storica e culturale della zona.

Danneggiato dal terremoto, il Castello della Rancia è stato sottoposto a interventi di restauro e messa in sicurezza: tra i più evidenti la rimozione precauzionale di alcuni merli presso i camminamenti di ronda e presso la torre sud e il Mastio.

Edificato nella metà dell’XI secolo come una casa-torre con strutture autonome per la difesa delle derrate agricole, l’edificio è stato ampliato e adattato nel XIV secolo (1352-1355) per volontà di Rodolfo II da Varano, senza perdere la sua funzione originaria, e utilizzato come dimora signorile.

Nel 1581, gestito dai gesuiti, torna ad essere casa colonica e deposito alimentare a seguito della dominazione della Chiesa. In seguito alla soppressione della Compagnia di Gesù, disposta dal papa Clemente XIV nel 1773, la proprietà del Castello passa alla Camera Apostolica che nel 1829 lo vende al nobile casato dei marchesi Bandini, ora principi Giustiniani Bandini.

Il Castello ha fatto da sfondo il 2 e 3 maggio 1815 alla battaglia detta “della Rancia” o di “Tolentino” tra l’esercito francese di Gioacchino Murat, re di Napoli e cognato di Napoleone, e le truppe austriache del generale Federico Bianchi, da molti considerata l’esordio del Risorgimento.

Contemporaneamente al Castello anche il Museo Internazionale dell’Umorismo nell’arte (Miumor) riapre le porte ai turisti presso Palazzo Sangallo in piazza Libertà. Restano, invece, ancora chiusi per lavori Palazzo Parisani-Bezzi e il Museo Napoleonico. La gestione dei due musei è stata nuovamente affidata a Meridiana che già al momento del sisma gestiva la rete museale civica di Tolentino.

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