Venezuela, la Corte assume il ruolo del Parlamento

CARACAS – Non è stato sciolto ufficialmente ma, di fatto, è come se non esistesse più. La Corte Costituzionale, con la sentenza N. 156, assumerà tutte le funzioni del Parlamento, fino a quando l’Assemblea Nazionale non decida di rispettare le decisioni del Tsj. In altre parole, fino a quando non si assoggetterà definitivamente all’organismo e accetterà ogni sua risoluzione.
La Corte ha dichiarato ufficialmente l'”incostituzionalità del Parlamento” e ha ammonito che fin quando persista questa situazione l’organismo assumerà tutte le competenze parlamentarie o indicherà l’organismo incaricato di proteggere lo “Stato di Diritto”. Così, La Corte, dopo aver svuotato di ogni suo potere il Parlamento, ora ne assume definitivamente il ruolo.
Inoltre, la sentenza N. 156 stabilisce che non esiste impedimento che proibisca all’esecutivo di costituire imprese miste e specifica che comunque il governo dovrà informare le circostanze pertinenti per le quali si costituiscono.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Il deputato Stalin Gonzàlez, esponente del Tavolo dell’Unità, ha immediatamente accusato la Corte di essersi collocata al margine della Costituzione al non riconoscere la volontà dei cittadini che hanno votato l’attuale Parlamento.
– Sono decisioni – ha detto – che prende chi si afferra al potere.
Dal canto suo, il deputato Miguel Pizarro è stato assai più duro nel sostenere che la sentenza della Corte “ratifica la dittatura di Maduro”.
– La risoluzione del Tsj – ha detto Pizarro – assegna al presidente Maduro “super poteri”. La traduzione della sentenza, senza eufemismi, solo può tradursi in “dittatura”.

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