Comunali a Genova a rischio, ma tutto il M5S è con Beppe

Di Maio, "Fi stia lontana dai nostri".Tribunale, M5s poco democratico. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO
Beppe Grillo durante la prima del Tour Grillo VS Grillo all’auditorium Lingotto di Torino, 8 aprile 2016. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – Una testuggine compatta attorno al leader: il M5S reagisce con silente tranquillità alla notizia dell’indagine per diffamazione avviata dai pm di Genova nei confronti di Beppe Grillo e Alessandro Di Battista. Un’indagine che, come sottolinea anche la sua ‘artefice’ Marika Cassimatis, è un atto normale che segue alla querela che la candidata M5S scomunicata via blog ha presentato contro l’ex comico e Alessandro Di Battista.

Ma c’è un fattore che, a Genova e non solo, desta preoccupazione: se il ricorso di Cassimatis andasse a buon fine potrebbe automaticamente cadere la candidatura della lista guidata da Luca Pirondini. Insomma, la discesa in campo a Genova del M5S sarebbe ad alto rischio. Con un’ulteriore ombra: la vittoria di Cassimatis – e lo sottolinea lei stessa – potrebbe creare un precedente pericoloso anche per le altre città e, chissà, perfino per le politiche.

Per ora, tuttavia, qualsiasi previsione rientra nel mero campo delle ipotesi: il proseguimento delle indagini e l’eventuale convocazione di Grillo e Di Battista potrebbe già chiarire un quadro che, oltre che giuridico, è però soprattutto politico.

Il caso Cassimatis, infatti, già nei giorni scorsi aveva lasciato una scia di malumori a Genova e dintorni, facendo finire nel mirino dei più critici – anche tra i Cinque Stelle – Alice Salvatore, ‘plenipotenziaria’ del Movimento in terra ligure. E il “fidatemi di me” di Grillo, fino ad ora non corroborato dalla pubblicazione dei documenti che proverebbero la ‘disonestà’ politica di Cassimatis, aveva creato qualche perplessità anche nella base.

Se dai vertici sulle indagini avviate trapela serenità, è sulle conseguenze politiche del caso Genova che ci si interroga, da giorni, nel Movimento. Dove cresce la convinzione che, con l’allargarsi del consenso e degli eletti, qualcosa nella struttura originaria debba cambiare.

Roberto Fico, ad esempio, annuncia novità nell’organizzazione dei meet-up, ovvero nel ‘nodo originario’ di tante diatribe emerse nelle ultime settimane in vista delle Comunali. Ma alla base della tranquillità mostrata dal M5S c’è anche un altro fattore: la scarsa incidenza delle ‘grane’ locali sul consenso a livello nazionale, che resta altissimo. Un consenso al quale il M5S, già dalla prossima settimana, vuole andare incontro presentando alla stampa il primo punto del programma di governo: l’energia.

Nel frattempo, il M5S deve fare i conti con un altro elemento di questo ‘black friday’ di fine marzo: i forti dolori addominali che nel pomeriggio costringono Luigi Di Maio al ricovero d’urgenza al Gemelli di Roma. I primi esami, spiega l’ospedale, sono “tranquillizzanti” e lo stesso Di Maio, inondato di messaggi di solidarietà da politici e internauti, si dice sereno.

Ma, per fare ulteriori accertamenti, l’uomo di punta del M5S sarà costretto a restare qualche giorno al Gemelli ‘saltando’ così il mini-tour in programma nel weekend in Sardegna. E puntando a rimettersi in sesto per sabato 8 aprile, quando lo stato maggiore del M5S si riunirà a Ivrea con esperti e tecnici di diversi settori. Dando così un’accelerata al programma da presentare alle elezioni.

(Di Michele Esposito/ANSA)

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