Sciopero dei trasporti a Milano. Città in tilt, poi l’accordo

MILANO. – Dopo il caos è arrivata la tregua e, alcune ore dopo, anche l’accordo. Comune di Milano e sindacati di Atm, l’azienda partecipata che gestisce il trasporto pubblico in città, hanno raggiunto un accordo dopo sei ore di vertice a Palazzo Marino, a cui hanno partecipato gli assessori competenti (lavoro e mobilità) e il sindaco, Giuseppe Sala.

Con l’accordo raggiunto, il Comune si impegna a garantire i livelli di occupazione attuali, in caso di gara pubblica e anche di affidamento diretto per la gestione del trasporto in città, una decisione che verrà presa però più avanti. Un altro principio che sarà garantito sarà quello dell’unitarietà del servizio, quindi non ci sarà lo spacchettamento temuto dai lavoratori.

Soddisfazione per l’accordo è stato espresso dalle due parti, dagli assessori alla Mobilità e al Lavoro del Comune, Marco Granelli e Cristina Tajani, e dalle parti sindacali, che hanno sottolineato la disponibilità e l’apertura del sindaco, Giuseppe Sala, per risolvere la vertenza. Un risultato quello di stasera che per i sindacati è stato raggiunto anche “grazie alla mobilitazione di quattro ore di questa mattina – ha spiegato Luca Stanzione della Cgil – ma adesso abbiamo garanzie occupazionali e un tavolo permanente sul trasporto pubblico locale”.

Dall’incontro infatti è nato un tavolo che proseguirà nei mesi, per un confronto tra Comune e sindacati sulle modalità dell’affidamento della gestione del trasporto cittadino.

Si chiude così una giornata che per Milano è stata complicata. Con lo stop per quattro ore dei mezzi pubblici, le metropolitane completamente ferme, pochi tram, autobus e filobus, code ai parcheggi dei taxi, disagi anche a Linate, fiumi di persone a piedi e la città invasa dai visitatori del Salone del Mobile che si tiene alla fiera di Rho.

Uno sciopero breve, di 4 ore, ma intenso, che con tante adesioni fra i lavoratori ha creato quei disagi che proprio ieri il sindaco Giuseppe Sala si era augurato non sarebbero successi. “Siamo coscienti che scioperare significa arrecare un disservizio a tutti i lavoratori e ai cittadini che utilizzano i mezzi pubblici”, hanno scritto le segreterie di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa Cisal, Orsa e Sama aggiungendo che “se siamo arrivati a questo punto non è per rivendicare un aumento salariale ma perché viene messa in discussione la qualità del servizio oggi garantito da Atm sul nostro territorio”.

Il sindaco Sala aveva assicurato in ogni modo che nessun posto di lavoro è in pericolo anche se il contratto di servizio è in scadenza. “Salvaguardare l’occupazione – ha sottolineato – sarà nostro impegno”. Non è però questo, ha aggiunto, il momento di decidere: “Noi vogliamo fare le cose per bene e al momento giusto. Il punto è che ora non è il momento di fare nulla. Finché non è chiaro quello che può fare il Comune è difficile tirare le somme. Non so cosa faremo e non è nemmeno il momento di decidere”.

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