Pillola abortiva in ambulatorio nel Lazio e a Firenze

ROMA. – La pillola abortiva Ru486 in ambulatorio, non in ricovero. Il tema dell’aborto, dopo il caso dei concorsi per non obiettori, torna al centro dell’attenzione con due progetti, uno della Regione Lazio (ancora in corso di approvazione) e uno più avanzato in Toscana.

“C’è un Gruppo di Lavoro che alla Regione Lazio sta studiando, seguendo le direttive dei Piani Operativi approvati dal Ministero della Salute, la possibilità di offrire alle donne di accedere all’aborto farmacologico con la pillola RU486 anche nei consultori familiari. A conclusione di questa attività di studio e di lavoro, si adotteranno le misure ritenute più efficaci e proprie. I dati dimostrano che gli aborti nel Lazio sono diminuiti, nel 2015 le cifre si muovono intorno ai 9.000 casi, la metà rispetto a dieci anni fa. Al centro del nostro lavoro restano la donna e la sua salute, quello cui teniamo di più”, fa sapere la Regione.

“In questi anni la Regione Lazio ha lavorato responsabilmente per mettere in campo politiche attive a favore della maternità, dell’infanzia e della salute della donna. Abbiamo rafforzato la rete dei consultori, dei centri antiviolenza e degli sportelli rosa e allargato il ruolo di filtro di Pronto Soccorso e Ospedali. Contraccezione e prevenzione: questi i settori su cui stiamo insistendo, mediante campagne informative e soprattutto con investimenti importanti a favore dei consultori, che possiedono un ruolo fondamentale e di straordinario supporto quotidiano alle donne e più in generale alle famiglie”.

Ad occuparsi di tutto questo c’è un Gruppo di Lavoro che alla Regione Lazio sta studiando la possibilità di offrire, appunto, la pillola RU486 anche nei consultori familiari. Partirà invece il 18 aprile, o al più tardi entro la fine del mese, la somministrazione della pillola abortiva Ru486 in ambulatorio a Firenze all’Iot, presidio della Asl Toscana centro.

E’ la prima volta nella regione che il servizio di interruzione di gravidanza farmacologica avviene fuori dai reparti di degenza ospedaliera. Presso l’Iot, struttura multiambulatoriale che chiude la notte, ma che ha anche letti per la degenza day hospital, si svolge già l’attività di interruzione volontaria di gravidanza in via chirurgica, ed è presente anche un consultorio.

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