Padoan tiene il punto: “Privatizzazioni confermate nel Def”

(ANSA/AP Photo/Francois Walschaerts)
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ROMA. – Le privatizzazioni andranno avanti, “saranno confermate nel Def” non solo per ‘fare cassa’ e procedere con la riduzione del debito ma anche per rendere più efficienti le società pubbliche. Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan tiene il punto e, davanti alle commissioni di Camera e Senato ripete quello che già aveva detto ai deputati Dem, provocando più di qualche malumore.

A testimoniare il fatto che c’è un fronte ‘trasversale’, non solo dei ‘renziani’, contrario a cessioni di quote dei ‘gioielli di famiglia’ arriva lo stop anche del presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, che alle primarie del Pd sostiene la campagna di Michele Emiliano: per Boccia prevedere vendite “frettolose a fine legislatura e senza orizzonti industriali chiari non è una buona idea e rischia di essere un boomerang”. Anzi, se davvero l’esecutivo volesse andare avanti, è l’avvertimento, “il Parlamento sarà conseguente”.

Quello che si prospetta, insomma, è un vero e proprio ‘muro contro muro’ con l’azionista di maggioranza dell’esecutivo. Il ministro però ha ribadito che il Mef ha agito, sulle nomine così come sugli indirizzi strategici da dare alle società, “in collaborazione con i ministeri di diretta pertinenza e con la presidenza del consiglio”.

Il ministro, chiamato a rispondere davanti al Parlamento delle nomine, ha difeso sia le scelte di rinnovamento, come per Poste e Leonardo, sia quelle di “continuità”, come nei casi di Eni ed Enel. Per l’ex Finmeccanica Padoan ha sottolineato che Francesco Profumo, designato ad al posto di Mauro Moretti “non ha solo esperienza ma anche visione internazionale” e “potrà aiutare a riproporre una proiezione internazionale” della società, forse un po’ ‘sacrificata’ rispetto al “consolidamento del core business”.

Quanto a Poste, il ministro ha sottolineato che il compito del nuovo management, a partire dal nuovo ad Del Fante, sarà quello di “coniugare il mantenimento del servizio postale universale con modalità nuove con il miglioramento deila capacità di operare” sul fronte “finanziario e assicurativo”, anche “per accelerare nella strategia di crescita”.

Padoan ha assicurato che le nomine sono state fatte in piena trasparenza e rispettando “l’equilibrio di genere” e che tutti i candidati rispondono ai requisiti di “onorabilità, indipendenza e professionalità” previsti dalla apposita direttiva sulle nomine. Le selezioni sono state fatte attraverso società di head hunter con costi “pari a zero a valle di apposita gara”.

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