Parte il Ruby ter: Palazzo Chigi parte civile contro Berlusconi

Una foto combo mostra la ragazza marocchina Karima "Ruby" El Mahroug (S) e Silvio Berlusconi. ANSA/GERACE-FERRARI
Una foto combo mostra la ragazza marocchina Karima “Ruby” El Mahroug (S) e Silvio Berlusconi.
ANSA/GERACE-FERRARI

MILANO. – La Presidenza del Consiglio ha chiesto di entrare come parte civile, per un eventuale risarcimento danni in caso di condanna, nel processo milanese che si è aperto a carico di Silvio Berlusconi, accusato di corruzione in atti giudiziari per il caso Ruby ter. Nel frattempo, la difesa dell’ex premier ha depositato una lista di testimoni, tra cui figurano, oltre a qualche vip come Barbara D’Urso, anche persone comuni e ragazze, fuori dal giro delle serate di Arcore, chiamate a dimostrare che l’ex Cavaliere avrebbe aiutato tanta gente e non solo le ‘olgettine’.

L’ex presidente del Consiglio è di nuovo ‘alla sbarra’ perché, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto il silenzio o la reticenza delle giovani-testimoni, Ruby compresa, con circa 10 milioni di euro, di cui 7 sarebbero stati versati alla sola Karima, mentre pagamenti mensili compresi tra i 2 mila e i 5 mila euro sarebbero stati effettuati alle altre.

Berlusconi, invece, ha sempre qualificato quei versamenti come atti di “generosità” nei confronti di ragazze che hanno avuto la vita “rovinata”. “Tra i nostri testimoni ci sono persone che verranno a deporre per dimostrare che hanno avuto aiuti disinteressati”, ha spiegato il legale Federico Cecconi.

Nella lista anche alcune donne, mai coinvolte nel procedimento, i cui nomi erano spuntati dagli atti dell’indagine per aver ricevuto anche loro bonifici. Tra i testi anche l’ex ministro Mariastella Gelmini, Susanna Petrone, conduttrice tv, e il medico personale Alberto Zangrillo.

Oltre alla Presidenza del Consiglio, rappresentata dall’avvocatura dello Stato e parte offesa per conto del Ministero della Giustizia del reato, hanno chiesto di essere parti civili anche Ambra Battilana, Chiara Danese e Imane Fadil, testi ‘chiave’ del caso Ruby. Il processo al leader di FI è stato rinviato al 3 luglio per essere riunito con quello a carico di Karima e altri 22 imputati.

(di Igor Greganti/ANSA)

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