Carceri: le donne sotto il 5%, ma le condizioni detentive peggiori degli uomini

ROMA. – Donne penalizzate anche in carcere. Sulla detenzione femminile “si può parlare di una vera e propria “questione di genere” e se le donne denotano una “minore capacità criminale” visto che “in tutto il decennio 2006-2016 la loro incidenza è inferiore al 5% dell’intera popolazione detenuta”, le loro condizioni di detenzione appaiono “di gran lunga peggiori di quelle maschili”.

In particolare le sezioni femminili “rischiano di essere reparti marginali”, come “meno spazio vitale, meno locali comuni, meno strutture e minori opportunità rispetto agli uomini”.

E’ quanto rileva un dossier del Servizio Studi del Senato sulle carceri che su questo tema cita anche la relazione al Parlamento da poco presentata dal Garante nazionale delle persone detenute. Il divario uomini-donne negli istituti emerge anche nelle attività trattamentali, che risentono di “una visione stereotipata che relega le donne a soli lavori sartoriali o culinari, riservando agli uomini invece le più ‘nobili’ attività di informatica e di tipografia”.

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