Lega e M5s sposano la linea Putin: “No ai raid”

ROMA. – Matteo Salvini archivia il selfie con Donald Trump: a poche ore dai 59 missili lanciati dagli Usa contro la Siria, il leader del Carroccio si schiera infatti con la Russia e suggella un nuovo asse con i grillini, anche loro pronti a condannare i raid americani e ad attaccare il governo. Secondo Matteo Salvini la decisione di Trump è “un regalo all’Isis”. Per i cinque stelle, la situazione in Siria è un “risiko” dal quale l’Italia farebbe bene a “restare fuori”.

Poi arriva la notizia dell’attentato consumato a Stoccolma. E leghisti e pentastellati, spalleggiati dai Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e Forza Italia, intensificano l’offensiva contro Palazzo Chigi. Salvini scandisce: “Basta ossigeno ai terroristi. Il nemico non è Assad ma i tagliagole islamici”. Per poi aggiungere: “Meno male che c’è Putin, l’unico che cerca di tenere insieme un minimo di logica politica”.

Alessandro Di Battista chiede che il governo non si faccia trascinare nella guerra: “In Italia ci sono svariati guerrafondai che con l’ennesima guerra alle porte iniziano a sfregarsi le mani. L’Italia resti fuori da tutto questo, non si faccia trascinare come in Afghanistan”.

Ma quando legge le dichiarazioni del premier, secondo cui i bombardamenti potrebbero accelerare i negoziati, esplode: “Le parole di Gentiloni sono sconvolgenti. Doveva richiamare alla pace ma un vassallo evidentemente non e’ libero di farlo”. Nel frattempo il deputato M5s Di Stefano chiama i militanti a manifestare sotto Palazzo Chigi.

Contro la svolta dell’amministrazione americana punta il dito anche Forza Italia, seppure con toni meno netti: il capogruppo azzurro in Senato Paolo Romani dice che l’attacco alla Siria potrebbe essere “quanto meno avventato e soprattutto controproducente ai fini della nuova politica estera”.

Se le opposizioni criticano la svolta di Washington, la maggioranza – da Ap ai Dem – si allinea alle parole di Gentiloni e Alfano, che invocano la riapertura del negoziato chiedendo un maggiore protagonismo dell’Ue. Lo spiega Matteo Renzi: “Non può essere una cosa solo tra Usa-Russia. L’Europa esca dal letargo”.

Il ministro della Giustizia Orlando, sfidante di Renzi alle primarie Pd, guarda all’Europa anche nella lotta contro il terrorismo: “Bisogna costruire uno spazio unico di giustizia europeo”, dice Orlando, che ricorda la proposta italiana di dar vita a una “procura antiterrorismo europea”.

Che il presidente americano abbia “colto l’occasione per riportare gli Usa sullo scenario siriano in una posizione di forza” è quello che crede Massimo D’Alema. L’ex ministro degli Esteri mette comunque in guardia dal rischio di uno “scontro fra superpotenze” e auspica che si apra un negoziato sotto l’egida Onu.

In Parlamento intanto Mdp, in compagnia di Sinistra italiana, ma anche dei Democratici, chiede un intervento del governo in Aula. L’Esecutivo “spieghi cosa intenda fare – dice il capogruppo di SI a Montecitorio, Giulio Marcon – per sostenere l’unica strada possibile, quella delle Nazioni unite contro ogni unilateralismo”.

(di Chiara Scalise/ANSA)

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