Vino: continua la ripresa, sprint spumanti

MILANO. – Prosegue la ripresa del settore vinicolo italiano, con ricavi in crescita nel 2016 del 6% e il miglior progresso da quattro anni, grazie ancora all’export ma grazie anche alla ripresa del mercato domestico (+5,3%). Lo sviluppo maggiore è sicuramente degli spumanti (+13,6%), sia per la domanda interna (+14,1%) e sia oltre confine (+13%).

E’ il quadro sul comparto tracciato come ogni anno dall’area studi Mediobanca, con l’esame di 140 società produttrici italiane con un fatturato superiore a 25 milioni di euro e 14 tra le maggiori imprese internazionali quotate con un fatturato oltre i 150 milioni.

Per l’anno appena iniziato emergono aspettative altrettanto positive, seppur con prudenza: a fronte di ben il 90,1% delle aziende intervistate nell’indagine che afferma di non prevedere cali nelle vendite, solo il 17,3% si spinge ad attendere una crescita dei ricavi oltre il 10%, con maggior ottimismo – curiosamente – tra i non spumanti, quando nell’anno appena concluso sono state proprio le bollicine a far da traino.

Tra le singole grandi aziende, il maggior gruppo italiano si conferma ancora una volta Cantine Riunite Giv, con 566 milioni di fatturato (+3,6%), seguito da Caviro e i suoi 304 milioni di fatturato (+1,1%) e Palazzo Antinori al terzo posto (218 milioni, +4,5%). Stabile in quarta posizione Casa Vinicola Zonin (193 milioni, +5,1%), mentre cresce sensibilmente Cavit Cantina Viticoltori (+6,7%, era al settimo posto un anno fa).

La crescita più vivace per fatturato è di La Marca Vini e Spumanti (+33,9%). Al top per redditività si piazza invece Compagnia de Frescobaldi (risultati al 22,5% del fatturato). Mentre il campione di vendite all’estero è Casa Vinicola Botter Carlo & C (96,9% di fatturato fuori Italia).

Quanto alle aziende quotate, investire nelle società del vino in Borsa continua a essere un buon affare: da gennaio 2001 l’indice mondiale di Borsa del settore vinicolo è cresciuto del 522%, contro una crescita dei listini mondiali del 121%. Nel Nord America, poi, il vino ha reso quasi sei volte la Borsa nazionale (+566%).

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