Champions, Luis Enrique: “La Juve si batte giocando bene”

Luis Enrique in conferenza stampa. EPA/ANDREU DALMAU
Luis Enrique in conferenza stampa.
EPA/ANDREU DALMAU

TORINO. – Per battere la Juventus, il Barcellona dovrà “semplicemente giocare bene al calcio”. Una ricetta elementare, quella dell’allenatore dei catalani, Luis Enrique, ma sempre efficace, quando si scontrano due grandi squadre. “I numeri della Juve sono strepitosi, all’altezza della sua storia e di una squadra arrivata ai quarti di finale di Champions League”, spiega il tecnico, che chiede al ‘suo’ Barca “calma, controllo e nessun eccesso”.

Salvo perdere la calma pochi minuti dopo, irritato da una domanda sugli arbitri formulata da un giornalista spagnolo: ha abbandonato la sala stampa fischiettando, cercando di dissimulare una tensione evidente. Tornando alla partita dell’anno, almeno fino a oggi, i ricordi volano al 6 giugno 2015, quando i blaugrana interruppero i sogni di vittoria della squadra di Allegri nella finale di Berlino:

“É una Juventus simile a quella – è il punto di vista di Luis Enrique -, alcuni giocatori non ci sono più, ma ce ne sono altri nuovi, che hanno aumentato la qualità della rosa, diventata di altissimo livello. Quale è meglio? Questo lo può dire meglio Allegri”.

Il ko contro il Malaga di sabato non inciderà sul rendimento del Barcellona, “a questo punto della Champions e con l’importanza di questa partita, i miei giocatori sono attenti e preparati per approcciarle nel modo giusto”: anche nel ko di sabato il Barca è stato “superiore ai rivali, ma come sempre il calcio ti fa pagare il minimo errore che commetti”.

Il Barcellona dovrà fare a meno dello squalificato Busquets, “giocatore vitale, i numeri lo dicono”, costringendo Luis Enrique a vagliare “le molte possibilità che abbiamo a disposizione, per occupare quella posizione”. Tra i candidati a sostituire il centrale di centrocampo, Javier Mascherano, pedina fondamentale vista la sua capacità di adattarsi alle esigenze tattiche: “Siamo una squadra che non ha, tra le caratteristiche, quella di sapere speculare. Se cambiassimo modo, e provassimo a giocare per il pareggio, avremmo molte possibilità di perdere”.

Sarà quindi un Barcellona “che vuole essere protagonista, che è non solo il miglior modo per attaccare, ma per difendere. In questi anni ha funzionato benissimo”. Mai avere paura, quindi, specialmente della Juventus: “Negli ultimi anni ha dominato in Italia, durante tutta la sua storia ha avuto giocatori di grandissima qualità. Chiaro che questo fa sì che ti mettano in difficoltà quando hai paura di loro”.

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