Tra esposti e querele, lo scontro Pd-M5s ora è in tribunale

ROMA. – Finisce nelle aule di tribunale lo scontro politico tra Pd e M5S. Tra querele ed esposti, Dem e grillini si danno battaglia ormai senza tregua. Il Pd si prepara a chiedere ai magistrati di indagare sulla regolarità fiscale del blog di Beppe Grillo, con il sospetto che ci siano anche profili penali. I Cinque stelle, dopo un’inchiesta di Report, ricorrono alle vie legali sulla vicenda dell’ingresso dell’imprenditore Pessina nel capitale dell’Unità.

E così, mentre nelle aule parlamentari si prova a tessere le fila di un difficile dialogo sulla legge elettorale, la sfida “dell’onestà” tra democrat e pentastellati tracima nelle sedi giudiziarie. I Cinque stelle tengono il punto anche sulla vicenda Consip e tornano a chiedere le dimissioni del ministro Lotti.

Ma in casa Pd, dopo l’inchiesta della procura di Roma che smonta un pezzo dell’indagine su Consip a carico di Tiziano Renzi, è diffusa la convinzione che a sia caduto l’impianto dell’ intera indagine, anche per la parte che riguarda Luca Lotti. Ma nessuna fuga in avanti: viene confermata la linea indicata da Matteo Renzi, di piena fiducia nel lavoro che sta compiendo e compirà la magistratura. Certo, osservano i renziani, resta tutta da chiarire la vicenda del giovane carabiniere indagato, e se abbia agito da solo.

Ma, nel giorno in cui Tiziano Renzi compare in procura a Firenze per una querela contro Marco Travaglio, la controffensiva Dem punta dritta al “sacro blog” di Beppe Grillo. “Capisco il nervosismo di Luigi Di Maio – dice Francesco Bonifazi, tesoriere Pd – perché è pronto un esposto sui profili fiscali e penali che riguardano il blog”.

Il Pd sarebbe pronto a denunciare aspetti sospetti sui server del sito di Grillo. L’M5s, però, annuncia a sua volta un esposto ai pm per “verificare se, nella vicenda legata alla proprietà de l’Unità, ci siano reati come traffico di influenze, turbativa d’asta, induzione alla corruzione”.

I Cinque stelle chiedono a Lotti, che ha la delega all’editoria, di riferire in Aula e all’Anac di Cantone di “verificare se esista un sistema Renzi dal punto di vista giudiziario”. Ma Bonifazi replica annunciando querele contro Report, Rai e Fatto per aver citato un testimone a volto coperto. E il Dem Andrea Marcucci afferma che alle accuse degli M5s si risponderà colpo su colpo: “L’unico modo per rispondere alle fake news del M5S è il tribunale”.

(di Serenella Mattera/ANSA)