Uccisero vicino di casa, pene dimezzate per padre e figlio

(ANSA) – MILANO, 12 APR – Sono state dimezzate in secondo grado le pene per Gaetano Teofilo e per il figlio Mattia, accusati di avere ucciso a colpi di martello e coltellate il vicino di casa Stefano Epis, il 13 marzo 2015. I giudici della prima sezione della Corte d’Assise d’Appello di Milano hanno, infatti, escluso l’aggravante dei futili motivi e hanno condannato Teofilo e il figlio ventenne rispettivamente a 15 anni e a 14 anni di reclusione. In primo grado, con rito abbreviato, i due erano stati condannati a trent’anni. Secondo l’accusa, padre e figlio avrebbero ammazzato Epis per una serie di minacce rivolte da quest’ultimo alla famiglia a causa del pianto del figlio di 3 anni di Gaetano Teofilo e dell’abbaiare del loro cane. “Capisco la Corte che non ha potuto non tenere in considerazione la confessione (poi ritrattata, ndr) di Mattia – ha detto Robert Ranieli, legale dei due imputati -. Ma i giudici hanno compreso la situazione di esasperazione che si era creata e hanno avuto compassione”.