Mattarella: “Russia decisiva, ora riprendano i rapporti con l’Ue”

Il Presidente Sergio Mattarella incontra la stampa russa.
Il Presidente Sergio Mattarella incontra la stampa russa.

MOSCA. – La Russia è un attore decisivo nelle crisi internazionali e l’Unione europea deve superare le controversie originate dalla crisi ucraina riprendendo i rapporti con Mosca. Al termine della sua visita ufficiale in Russia Sergio Mattarella tira le somme dei colloqui avuti e il bilancio rafforza le sue convinzioni sulla bontà della scelta fatta dall’Italia – ormai anni orsono – di mantenere ben viva una linea di dialogo con la federazione russa nonostante abbia sempre applicato “con lealtà” le sanzioni europee.

“E’ logico, è naturale”, ha spiegato ai media locali, che Ue e Russia “siano destinate a collaborare”. Anzi, è “innaturale” che si sia creato un cortocircuito di queste dimensioni e che ci siano ancora alcuni Paesi che tutt’oggi chiedono di isolare ulteriormente Mosca.

“Vi sono molte più cose che uniscono Unione europea e Russia rispetto a quelle che creano in questo momento divisioni e dissensi. Le cose che uniscono – ha spiegato il presidente che ieri ha parlato a lungo con Vladimir Putin e il primo ministro Medvedev – sono quelle principali: l’esigenza di crescita economica, la diffusione del benessere, lotta al terrorismo, lotta alla criminalità. Sono fronti importanti della vita internazionale che uniscono Unione europea e Russia molto più delle cose che in questo momento creano dissenso”.

Proprio mentre il segretario di Stato americano Rex Tillerson incontrava al Cremlino Putin, il capo dello Stato confermava che bisogna prendere atto del ruolo centrale di Mosca. Addirittura “decisivo” per quanto riguarda la crisi siriana. Concetti e preoccupazioni che saranno certamente assimilati dal premier Gentiloni il quale nella visita programmata per il 17 maggio potrà sfruttare l’ottimo clima creato da Mattarella per favorire il business e supportare gli investitori italiani che necessitano di una cornice pubblica di aiuto.

Tra una passeggiata nella piazza Rossa e una visita al tempio del balletto russo, il Bolscioi, per assistere all’opera pucciniana “Manon Lescaut” diretta da Jader Bignamini, Mattarella ha incontrato Kirill, il Patriarca della Chiesa Ortodossa Russa al Monastero Danilov, sede ufficiale del Patriarcato.

Un colloquio importante, tutto incentrato sulla necessità del dialogo interreligioso e le preoccupazioni sul terrorismo fondamentalista. Un faccia a faccia che si è svolto a distanza di un anno dallo storico incontro di Kirill con Papa Francesco, avvenuto a Cuba. L’ultimo colloquio tra un Presidente Italiano e il Patriarca di Mosca avvenne 9 anni fa, tra Giorgio Napolitano e Alessio II.

“Sarebbe un errore regalare ai terroristi una matrice di lotta di religione”, ha spiegato il presidente, perchè – ha aggiunto a sua volta Kirill – “il fattore religioso deve portare alla pacificazione dei popoli”. Non nascondendo la preoccupazione per la gravissima situazione dei cristiani in tutto il Medio Oriente, Kirill e Mattarella hanno ricordato come “le fedi cristiane hanno un grande potenziale pacificatore” ed oggi più che mai è “decisivo difendere la cristianità in Medio oriente”.

(Dell’inviato Fabrizio Finzi/ANSA)

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