Antiterrorismo Usa, minaccia mai così grave da 15 anni

ROMA. – “La minaccia terroristica che dobbiamo affrontare è la più ampia, diffusa e grave negli ultimi 15 anni. Esiste un sempre maggior numero di potenziali terroristi che aspirano a renderci più deboli che mai e non sembra proprio che noi si sia in grado di fermare il tasso di incremento di questi fenomeni nell’alveo delle popolazioni estremiste”.

Lo ha detto il vice direttore del Centro nazionale antiterrorismo (Ncc) degli Stati Uniti, John J. Mulligan, intervenendo ad un convegno sull’intelligence nell’ambito del Salone della giustizia. Mulligan ha segnalato “l’abilità dell’Isis nell’uniformare i propri obiettivi con i programmi locali delle popolazioni estremiste di tutto il mondo, in modo tale da ottenere l’accesso al più grande bacino di potenziali aderenti di tutti i tempi” e “la sempre più rapida maturazione nell’ordire trame e, in alcuni casi, il sempre più breve margine temporale tra il concepimento del potenziale attentato ed il momento in cui questo diviene realtà. Ciò che noi chiamiamo in gergo ‘flash-to-bang ratio'”.

Questi elementi, ha proseguito il dirigente del Ncc, “contribuiscono a rendere lo scenario molto più imprevedibile, molto più instabile e molto più volatile di quanto abbiamo finora percepito ed il lavoro dei nostri professionisti dell’intelligence è oggi, molto più che mai, sotto pressione”.

In proposito, Mulligan ha spiegato che “negli Usa le agenzie di intelligence stanno studiando in maniera più efficiente le modalità di utilizzo della tecnologia nell’individuazione di minacce terroristiche, riducendo la raccolta di informazioni basata su relazioni interpersonali per la corretta valutazione di queste minacce e richiedendo meno controllo umano delle informazioni raccolte”.

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