Consip: ora si indaga su un’intero mega-appalto da 2,7 miliardi

Un momento dell'acquisizione di atti relativi ad appalti disposta dalla Procura di Roma negli uffici della Consip di via Isonzo da parte di carabinieri e Guardia di Finanza. Roma, 13 aprile 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Un momento dell’acquisizione di atti relativi ad appalti disposta dalla Procura di Roma negli uffici della Consip di via Isonzo da parte di carabinieri e Guardia di Finanza. Roma, 13 aprile 2017. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

ROMA. – Tutti gli atti e le procedure adottate per l’affidamento del più ricco appalto di servizi d’Europa, finiscono all’attenzione della magistratura. Accelera e si allarga l’indagine della Procura di Roma sugli appalti in Consip, la centrale acquisti della pubblica amministrazione. Decine di carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma e agenti della Guardia di Finanza di Napoli si sono presentati negli uffici dell’Agenzia, in via Isonzo a Roma, per acquisire la documentazione dell’intero appalto Fm4, gara da 2,7 miliardi per l’affidamento di servizi nella pubblica amministrazione.

Nuova svolta nel procedimento, arrivato all’ attenzione dei pm di Roma da Napoli, che il primo marzo scorso ha portato all’arresto per corruzione dell’imprenditore Alfredo Romeo. E che ora accende il faro anche su tutti i 18 lotti del maxiappalto e non solo sui tre a cui aspirava Romeo.

La vicenda giudiziari continua ad avere riflessi politici. Il Guardasigilli Andrea Orlando definisce come un fatto “gravissimo” la presunta falsificazione di atti da parte del capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, sottolineando però che sono scattati gli “anticorpi”. Il militare ha annunciato che si asterrà dalla prosecuzione del suo lavoro di investigatore: da oggi è ufficialmente in ferie.

Il M5S dal blog di Grillo e per bocca di Luigi Di Maio torna all’attacco ricordando che Tiziano Renzi “resta saldamente indagato nell’inchiesta”. Intanto gli accertamenti disposti dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal sostituto Mario Palazzi puntano a verificare i vari passaggi effettuati per l’affidamento dei 18 lotti che compongono il mega appalto e il “comportamento” tenuto dai vari attori che hanno partecipato alla maxigara bandita nella primavera del 2014 per la fornitura dei servizi gestionali destinata agli uffici pubblici, centri di ricerca ed università.

Il nuovo filone vuole chiarire l’attività svolta anche da altre aziende come la Manutencoop e Cofely Italia che si sono aggiudicate, ma non ancora affidati, quattro lotti ciascuno. Nei giorni scorsi anche l’Antitrust ha acceso un faro sull’Fm4 avviando una istruttoria nei confronti di Cns, Dussmann Service, Engie Servizi (già Cofely Italia), ManitalIdea, Manutencoop Facility, Romeo Gestioni e Sti, per accertare se tali imprese, anche per il tramite di società controllate, abbiano coordinato le modalità di partecipazione alla gara bandita.

I pm romani hanno anche chiesto di sentire in incidente probatorio Marco Gasparri, il dirigente della Consip accusato di corruzione. Chi indaga vuole cristallizzare le sue affermazioni che sono alla base delle accuse mosse a Romeo: ha detto di aver ricevuto da lui circa 100 mila euro per ottenere informazioni sugli appalti banditi dalla Consip.

Sugli ultimi sviluppi relativi alla gestione dell’inchiesta fa sentire la sua voce anche il presidente di Anac, Raffaele Cantone, al quale “non pare che le intercettazioni abbiano messo in discussione la misura cautelare chiesta dalla procura di Roma” né “l’impianto dell’indagine è stato messo in discussione”.

Sull’ipotesi di scontro tra le procure dopo le accuse dei pm romani al capitano del Noe Scarfato, comunque, il Csm ha rinviato a martedì prossimo la decisione se autorizzare l’apertura di una pratica. Sulla richiesta avanzata dal laico di Forza Italia Pierantonio Zanettin durante il plenum sono stati espressi dubbi e dissensi da parte di diversi consiglieri.

(di Marco Maffettone e Francesco Tamburro/ANSA)