Povertà: ecco il Reddito di inclusione (Rei), aiuto per due milioni di persone

Clochard nel centro cittadino a Napoli, 09 ottobre 2012. ANSA/CIRO FUSCO
Clochard nel centro cittadino a Napoli, 09 ottobre 2012.
ANSA/CIRO FUSCO

ROMA. – Per le famiglie in condizioni di disagio arriva un aiuto che non sarà solo economico ma più ampio e finalizzato all’uscita dalla povertà. Il reddito di inclusione previsto dalla delega approvata a marzo e per il quale il Governo sta lavorando ai decreti attuativi dovrebbe partire dopo l’estate. Ecco in sintesi a chi sarà diretto e quali saranno i requisiti per ottenerlo.

PLATEA: 400.000 FAMIGLIE PER 1,8 MLN PERSONE. Si parte delle famiglie con figli minori, disabili, donne in gravidanza e over 55 disoccupati in condizioni di disagio. Per l’accesso sarà importante il reddito disponibile (si considererà la parte reddituale dell’Isee). Questo permetterà di tenere conto delle famiglie che pagano l’affitto. Potranno accedere al beneficio anche alcuni proprietari di prima casa in povertà mentre ci sono limiti al possesso di beni immobili diversi dalla prima casa.

ISEE INFERIORE A 6.000 EURO: la soglia per ottenere il beneficio sarà indicata nei decreti attuativi ma non dovrebbe essere inferiore a 6.000 euro, quindi superiore a quella usata per il Sostegno per l’inclusione attiva (Sia) in vigore ora.

FINO A 485 EURO AL MESE: l’importo dell’aiuto dovrebbe corrispondere al massimo a quello dell’assegno sociale per gli over 65,7 senza reddito (5.824 euro l’anno). L’importo dipenderà dal numero dei componenti della famiglia e dalla situazione familiare e reddituale. Per evitare che sia un disincentivo alla ricerca di lavoro l’assegno viene dato almeno in parte e per un periodo anche dopo un eventuale incremento di reddito.

PROGETTO AMPIO CHE INCLUDE ANCHE IL LAVORO E L’EDUCAZIONE: il Rei sarà assegnato solo con l’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e inclusione sociale e lavorativa.

QUASI 4 MLD PER IL 2017-18: le risorse stanziate per il piano sono di 1,18 miliardi per il 2017 e di 1,7 miliardi per il 2018.