Ratzinger, “sana laicità” nei rapporti Stato-Chiesa

(ANSA) – ROMA, 15 APR – Già prima della sua elezione al soglio pontificio, e ancor più durante i quasi otto anni di pontificato, Joseph Ratzinger, primo papa emerito della storia della Chiesa – che domani, giorno di Pasqua, compie 90 anni – è stato autore non solo di approfondite riflessioni teologiche, ma ha consegnato anche una sorta di istruzione sui rapporti tra Stato e Chiesa, che egli ha più volte auspicato fondati su una “sana laicità”. Secondo Ratzinger, proprio in funzione di tale obiettivo, non può essere la Chiesa a indicare quale ordinamento politico e sociale sia da preferirsi, ma è il popolo che deve decidere liberamente; allo stesso modo, lo Stato non può considerare la religione come un semplice sentimento individuale, da confinare al solo ambito privato. Al contrario, la religione, essendo anche organizzata in strutture visibili, come avviene per la Chiesa, va riconosciuta come presenza comunitaria pubblica.