Il voto spaventa la City, Londra peggior Borsa in Europa

(ANSA/AP Photo/Alastair Grant)
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MILANO. – L’annuncio a sorpresa di Theresa May di elezioni anticipate spaventa la City, deprime i listini europei, ma tonifica la sterlina. Su tutti i mercati europei continua a pesare l’incertezza legata alle molte scadenze elettorali in Europa, perché, oltre alla Gran Bretagna, ci sono la Germania e l’imminente voto francese.

Pesa poi sulle scelte degli investitori un quadro geopolitico internazionale in fermento, tra le minacce di conflitto nella Corea del Nord, il contestato esito del referendum turco, oltre alle tensioni intorno alle politiche neoprotezionistiche e le tentazioni di deregolamentazione finanziaria dell’amministrazione Trump.

In questo quadro, Londra soffre ed è la peggiore piazza in Europa, con il Ftse 100 che chiude a -2,46%. La sterlina inizialmente in flessione dopo l’annuncio a sorpresa del discorso della premier britannica, è poi rimbalzata, tornando dopo tempo a rafforzarsi, ai massimi da 10 settimane a 1,276 dollari (+1,6%) ed a 1,192 euro (+1%).

Anche se le elezioni sono di solito un segnale di incertezza per i mercati, infatti, come rileva la maggior parte degli analisti, a lungo termine un mandato rafforzato per May potrebbe portare maggiore stabilità. Secondo il Financial Times, che cita David Owen, chief European financial economist di Jefferies, gli investitori scommettono infatti che il Primo Ministro userà il voto per neutralizzare anche i Tories euroscettici e raggiungere una ‘soft Brexit’.

Per gli analisti di Henderson Global Investors il partito di Theresa May potrebbe aumentare la propria maggioranza e questo spingerà mercati e fiducia dei consumatori, mentre il trend di rafforzamento della sterlina potrebbe continuare fino alle elezioni.

Anche se David Page, senior economist di Axa Investment Managers, fa notare eventuali segnali di difficoltà da parte dei Conservatori a estendere la loro maggioranza potrebbero avere un impatto negativo sui mercati nelle prossime settimane, e ci si può aspettare un aumento della volatilità nella misura in cui incominceranno ad aversi indicazioni di voto più specifiche.

Se Londra soffre, le altre piazze del Vecchio Continente non stanno meglio. La prima giornata dopo il lungo ponte pasquale si chiude per tutti i listini in calo, con Milano (-1,67%) subito dietro a Londra, seguita da Parigi (-1,59%). Nemmeno dagli Usa arrivano buone notizie, con a metà seduta il Dow Jones in calo dello 0,65%, e il Nasdaq dello 0,27%.

(di Giorgia Bentivogli/ANSA)

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