Premio Unesco per la Pace alla sindaca di Lampedusa Nicolini

Giusi Nicolini in Lampedusa, . ANSA / US PALAZZO CHIGI - TIBERIO BARCHIELLI - PRESS OFFICE
Giusi Nicolini in Lampedusa, .
ANSA / US PALAZZO CHIGI – TIBERIO BARCHIELLI – PRESS OFFICE

LAMPEDUSA (AGRIGENTO). – Uno dei primi a congratularsi con lei per la notizia del premio Unesco è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Grazie Presidente, questo premio è un grande onore per me, per Lampedusa e per i lampedusani” ha detto con la voce rotta dall’emozione. “Ma soprattutto – ha aggiunto – è un tributo alla memoria delle tante vittime della tratta di esseri umani nel Mediterraneo”.

Così la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini ha commentato il riconoscimento che la giuria del Premio Houphouet-Boigny per la ricerca della pace dell’Unesco ha attribuito a lei e all’Ong francese SOS Méditerranée. La Nicolini, che ha ricevuto le congratulazioni di tutti i vertici istituzionali – dai presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Laura Boldrini al premier Paolo Gentiloni – ha voluto dedicare il Premio anche al giornalista Gabriele Del Grande, attualmente detenuto in Turchia: “Lui è stato il primo attraverso un sito a contare i morti nel mediterraneo, quando ancora nessuno se ne occupava. Chiedo che il governo del nostro paese riporti a casa presto Gabriele”.

Il Premio Unesco, istituito nel 1989, è un riconoscimento a tutte le persone, istituzioni od organizzazioni che si sono distinte per la ricerca della pace. Sono stati premiati tra gli altri Francois Hollande, Nelson Mandela, Shimon Peres e Yasser Arafat.

SOS Méditerranée, l’Ong premiata quest’anno insieme alla sindaca di Lampedusa, opera con una nave, in partnership con Medici senza Frontiere, che ha soccorso e tratto in salvo migliaia di profughi nel Mediterraneo.

Un riconoscimento dedicato dunque a chi si è particolarmente distinto “per aver salvato la vita a numerosi rifugiati e migranti e averli accolti con dignità nel soccorso”, come si legge nelle motivazioni della giuria. In particolare la Nicolini “da quando è stata eletta sindaco nel 2012, si è distinta per la sua grande umanità e il suo impegno costante nella gestione della crisi dei rifugiati e della loro integrazione dopo l’arrivo di migliaia di rifugiati sulle coste di Lampedusa”.

Parole che confortano la Nicolini: “In un momento in cui c’è chi chiude le frontiere e alza muri essere premiati con questa motivazione ci fa sperare in una Europa solidale. E’ su questi valori, su questi principi che si fonda l’Europa. Diversamente rischiamo di naufragare anche noi insieme a profughi e migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo”.

E ribattendo alle polemiche sollevate da alcune forze politiche dopo la nuova ondata di sbarchi registrata in questi ultimi giorni, Nicolini osserva: “Si preoccupano dei vivi e non dei morti. Parlano del numero di persone che arrivano e ignorano chi non ce l’ha fatta inseguendo il sogno di un futuro migliore. Come si può essere così disumani verso questi nostri fratelli?”.

La sindaca ricorda a questo proposito proprio l’invito all’accoglienza lanciato da Papa Bergoglio in occasione della sua prima visita pastorale avvenuta a Lampedusa nel luglio del 2013: “E’ l’unico che ha le idee veramente chiare. Speriamo che il suo insegnamento illumini anche le menti dei governanti e degli europei che nei prossimi mesi andranno a votare”.

(di Francesco Nuccio/ANSA)

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