25 aprile, Brigata Ebraica: “Mai a Roma con i palestinesi”

Un momento del corteo organizzato dall'Anpi in occasione della Festa della Liberazione, Roma 25 aprile 2014. ANSA/ ANGELO CARCONI
Un momento del corteo organizzato dall’Anpi in occasione della Festa della Liberazione, Roma 25 aprile 2014. ANSA/ ANGELO CARCONI

ROMA. – Il presidente del Senato, Pietro Grasso, lancia un appello all’unità in vista del 25 aprile, mentre comunità e Brigata Ebraica confermano la loro defezione per il tradizionale corteo: “Fino a quando ci saranno organizzazioni palestinesi, noi non sfileremo più a Roma”. Non accennano a placarsi, dunque, le polemiche in vista delle celebrazioni per la Liberazione, proprio nel giorno in cui viene approvata alla Camera la proposta di legge per conferire la medaglia d’oro al valor militare alla Brigata Ebraica per il “notevole contributo per la liberazione della patria e nella lotta contro gli invasori nazisti”.

Il presidente Grasso ha sottolineato che l’assenza della Brigata Ebraica “sarebbe un inaccettabile attacco alla storia della Resistenza”. “Sarebbe davvero importante tenere a mente” gli ideali partigiani – ha detto – “nella nostra quotidianità e tutte le volte nelle quali teniamo più in considerazioni le ragioni che ci dividono rispetto a quelle che ci uniscono”.

Un invito alla “ricomposizione del fronte antifascista” condiviso anche da 32 senatori Pd in una lettera inviata ad Anpi, comunità ebraica e al commissario della Federazione romana del Partito, Matteo Orfini, che anche oggi ha ribadito che al corteo non ci sarà alcuna delegazione della Federazione romana.

“Da festa di tutti – scrive su Facebook – il corteo del 25 aprile è diventato un palcoscenico per chi vuole dividere, strumentalizzando la Resistenza”. Parole che, sostiene il deputato dem Umberto Marroni, “molti parlamentari Pd, anche dell’area renziana, non condividono”.

Non si fanno attendere le repliche, con l’Anpi di Roma che – per voce del suo vicepresidente, Stefano Valentini – ribadisce che “la Brigata Ebraica è la benvenuta al corteo”. Niente marcia indietro, invece, dalla Brigata. “Fino a quando ci saranno organizzazioni filo-palestinesi noi con ci saremo, assolutamente – spiega Flaminia Sabatello, presidente dell’Associazione Romana Amici di Israele -. Non possiamo continuare a farci prendere in giro in questo modo”.

Situazione ben diversa da quella che si prospetta a Milano, dove rappresentanti della Brigata saranno regolarmente in piazza. “Lì c’è un servizio d’ordine del Pd che li protegge – spiega la presidente -, a Roma non è garantita la nostra sicurezza”. “In passato – racconta – ci sono state numerose aggressioni, nel 2009 addirittura qualcuno si scagliò contro Piero Terracina, uno dei sopravvissuti ad Auschwitz. Gli organizzatori del corteo sanno benissimo che le associazioni pro-Palestina vengono solo per portare disagio e contestarci”.

Sulla stessa linea la presidente della comunità ebraica, Ruth Dureghello, che ha annunciato una manifestazione autonoma in via Balbo, davanti quella che fu la sede della Brigata Ebraica. “L’Anpi ha paragonato la comunità ebraica alle associazioni palestinesi – ha detto -. Si tratta di una cosa, non voglio dire offensiva, ma forse qualcosa di più. Le rivendicazioni delle associazioni palestinesi in queste occasioni sono inopportune e fuori luogo”.

(di Domenico Palesse/ANSA)

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