Fisco: precompilata al via, mini guida anti-insidie

Ufficiale della Guardia di Finanza controlla una dichiarazione del fisco.
Ufficiale della Guardia di Finanza controlla una dichiarazione del fisco.

ROMA. – La dichiarazione precompilata affronta il terzo appuntamento con gli italiani, con una ricca dote di informazioni: 800 milioni di dati – tra le novità di quest’anno le spese per il veterinario e una più completa indicazione di quelle mediche – che ne rafforzano il contenuto con l’obiettivo di aiutare il contribuente ad accettare e a non introdurre modifiche. La promessa, per i cittadini che accetteranno il modulo così come predisposto dall’Agenzia delle Entrate, è allettante: niente controlli, niente sanzioni.

Ma, anche se è semplificata, anche la dichiarazione precompilata non è esente da insidie. Il primo consiglio è non ridursi all’ultimo momento: per chi non ce l’ha la richiesta del Pin richiede tempo, talvolta qualche settimana. E poi sempre fare un check sui dati inseriti. L’Agenzia delle Entrate non sempre considera tutti i dati che gli sono arrivati, magari perchè sono contraddittori. Ma in questo caso lo scrive nel ”foglio informativo” allegato alla dichiarazione.

L’agenda della precompilata: la dichiarazione predisposta dal fisco è già visibile per chi ha le credenziali. Ma sarà possibile integrarla oppure inviarla direttamente al fisco a partire dal 2 maggio. Chi chiede l’aiuto di un Caf avrà tempo fino al 7 luglio per l’invio mentre coloro che scelgono il ”fai-da-te” potranno inviare o accettare la dichiarazione fino al 24 luglio. Con la dichiarazione tradizionale c’è invece tempo fino al 2 ottobre ma i versamenti vanno fatti a giugno-luglio.

Tanti codici per accedere: Per entrare nel sito dell’Agenzia delle Entrate e modificare la precompilata è necessario essere in possesso di un codice identificativo. Quattro sono quelli abilitati. Il primo è il Pin di ”Fiscoonline” che si può richiedere dal sito dell’Agenzia oppure recandosi presso gli uffici. Il secondo è il Pin Inps, il terzo riguarda i soli dipendenti pubblici (e si attiva dal portale ‘Noi Pa’) e il terzo è il codice unico nazionale ‘Spid’.

Occhio al dato: Lo sforzo dell’Agenzia delle Entrate nell’inserire più dati è visibile. La prima cosa da controllare è il foglio informativo allegato alla precompilata. Contiene i dati che sono stati inseriti e quelli che, per una qualche ragione, l’Agenzia delle Entrate non ha usato. Poi è bene controllare i dati sui familiari a carico (in particolare per i neonati e i figli sotto i 3 anni) fino ai dati relativi agli immobili: l’Agenzia delle Entrate usa i dati del Catasto ma non sempre sono aggiornati. Sulle detrazioni sanitarie occhio alle spese rimborsate da casse sanitarie che vanno tolte. E’ infine necessario fare un check sulle spese sostenute dal condominio per i lavori detraibili: sono state comunicate dagli amministratori per la prima volta e quindi possono contenere imprecisioni.

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