Jardim, il condottiero venezuelano del Monaco

Jardim, il condottiero venezuelano del Monaco
Jardim, il condottiero venezuelano del Monaco

CARACAS – L’urna di Nyon ha decretato che l’avversario della Juventus sarà il Monaco. Non è andata male ai bianconeri che eviteranno sia il Real Madrid che l’Atletico Madrid. La partita di andata si giocherà al Louis II di Montecarlo mercoledì 3 maggio, ritorno allo Stadium (martedì 9 maggio). L’altra semifinale sarà il derby di Madrid: andata martedì 2 maggio al Bernabeu, ritorno mercoledì 10 maggio al Vicente Calderon.

Se la Juventus dovesse qualificarsi per la finale, la giocherà come fosse la squadra di “casa”. E’ quanto deciso per motivi amministrativi dall’Uefa. Fin qui la storia é nota a tutti, ma forse molti non sanno che l’allenatore del Monaco Leonardo Jardim, é nato in Venezuela, nella cittá di Barcellona nello stato Anzoátegui, da genitori portoghesi, emigrati qui per lavoro. La famiglia è originaria dell’isola di Madera, dove Jardim fece ritorno con i suoi genitori e trascorse buona parte della sua giovinezza.

L’allenatore luso-venezuelano non ha mai giocato a calcio da professionista, ma questo non é stato un hándicap per entrare nell’elite del calcio europeo con il suo Monaco. Jardim ha costruito una macchina da guerra grazie al mix di veterani (Falcao, Raggi e Moutinho) e giovani promesse (Mbappè, Silva e Bakayoko).

La squadra del principato è una macchina da gol, come dimostrano i 90 segnati in 32 partite in Ligue 1, dove comanda a pari punti con il blasonato PSG di Cavani e Verratti, ma c’é da segnalare che ha ancora una gara da recuperare. Anche in Champions League la squadra del luso-venezuelano non scherza, come dimostrano le 12 reti rifilate complessivamente fra ottavi e quarti al Manchester City di Guardiola (globale 6-6 ma qualificata per i gol in trasferta) e al Borussia Dortmund (6-3).

Nella fase a gironi ha vinto il girone E con 11 frutto di 3 vittorie, 2 pareggi ed una sconfitta, lasciandosi alle spalle il Bayer Leverkusen (10 punti), Tottenham (7) e CSKA Mosca (3).

Ma quello che molti considerano la rivelazione della stagione di Champions League é il frutto di tre anni di arduo lavoro da parte del mister di origine portoghese. La storia di Jardim e il calcio inizia quando si laurea in scienze motorie presso l’Universitá di Madeira, poi nel 1998 ottiene il patentino Uefa clase A a soli 24 anni, diventando l’allenatore portoghese piú giovane ad ottenere questo certificato.

La sua prima esperienza é stata sulla panchina del Camacha, squadra della terza categoria portoghese (la nostra Lega Pro). Con la formazione di Madeira resterá per cinque stagioni dal 2003-2004 fino alla 2007-2008. Qui in 157 gare disputate, tra campionato e coppa portoghese, metterá in bacheca 67 vittorie, 39 pareggi e 51 sconfitte.

Poi si siede sulla panchina del Chaves che, dopo due stagioni, porterà dalla terza categoria alla seconda. Qui le presenze saranno 43, con 25 vittorie, 10 pareggi ed 8 ko.

Grazie all’ottima prestazione con il Chaves, sará chiamato per allenare il Beira-Mar con cui lavorerà durante il biennio 2009-2011 e conquisterá la promozione nella massima serie al primo colpo. Nella cittá di Aveiro le caps, tra campionato e coppa nazionale, saranno 65: 24 successi, 21 pareggi e 20 sconfitte.

Ma il nome di Leonardo Jardim incomincia ad apparite nei libretti di appunti delle diverse squadre europee dopo l’ottima performance alla guida del Braga con cui ha chiuso al terzo posto e durante la stagione ha inanellato una scia di 13 vittorie consecutive nella stagione 2011-2012.

Poi ci sono state le esperienze all’Olympiakos e Sporting Lisbona prima di arrivare al Monaco dei sogni. Dal suo arrivo nel principato alla squadra sono stati tolti alcuni gioiellini vedi i vari James Rodríguez (nel 2014 venduto al Real Madrid), Anthony Martial (nel 2015 volato al Manchester United) e Yannick Carrasco (nel 2015 ceduto all’Atlético de Madrid).

Ma il ricavato da queste vendite è stato usato saggiamente per acquistare giovani promesse che adesso stanno dando i frutti e facendo sognare tutto il principato.

(Fioravante De Simone)

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