Elezioni in Francia, ballottaggio Macron e Le Pen

Emmanuel Macron (L) celebra con la moglie Brigitte Trogneux (R-2) dopo i risultati del primo turno.. EPA/YOAN VALAT
Emmanuel Macron (L) celebra con la moglie Brigitte Trogneux (R-2) dopo i risultati del primo turno.. EPA/YOAN VALAT

PARIGI. – Il ballottaggio, tra due settimane, per la scelta del nuovo presidente francese sarà, tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen. Le previsioni della vigilia sono state rispettate, secondo le prime proiezioni di BfmTv che danno Emmanuel Macron al 24%, Marine Le Pen al 21,8%, François Fillon al 19,9%, Jean-Luc Mélenchon al 19,3%. Per la prima volta nella storia della Quinta Repubblica in Francia, nessuno dei due candidati dei grandi partiti di centrosinistra – i socialisti – e di centrodestra – i Républicains – va al ballottaggio per l’Eliseo.

Secondo un sondaggio Ipsos/sopra Steria realizzato per France Info, al ballottaggio Emmanuel Macron otterrebbe il 62% delle preferenze contro il 38% di Marine Le Pen.

“Si volta oggi chiaramente pagina nella vita politica francese”: è la prima dichiarazione di Emmanuel Macron. “Il Paese – dice il leader di En Marche nel suo primo discorso  – sta attraverso un periodo inedito nella sua storia, con la crisi, il terrorismo e ha risposto nel modo migliore. Io – assicura Macron – voglio andare oltre i risultati di stasera e unire tutti i francesi. Porterò avanti l’esigenza di ottimismo e la speranza che noi vogliamo per il nostro Paese e per l’Europa. Spero tra 15 giorni di diventare presidente del popolo francese, dei patrioti, per farla finita con tutti i nazionalismi”.

“Oggi il popolo francese si è espresso. Nel momento in cui il nostro paese attraversa un periodo inedito della nostra storia, colpita dal terrorismo e dalle sofferenze economiche ha risposto nel più bello dei modi, andando a votare massicciamente e ha deciso di mettermi in testa al primo turno”. Emmanuel Macron ha ringraziato Francois Fillon e Benoit Hamon per aver dato ai loro sostenitori l’indicazione di votare per lui al ballottaggio del 7 maggio.

Marine Le Pen, nel suo primo intervento dopo i risultati, ha così ringraziato: “Mi avete portato al secondo turno delle presidenziali. Ne sono onorata con umiltà e riconoscenza. Vorrei esprimere a voi elettori patrioti la mia più profonda gratitudine. E’ un risultato storico, un atto di fierezza di un popolo che solleva la testa, che confida nel futuro “.

“Io – ha proseguito – vi propongo l’alternanza fondamentale che fondi un’altra politica. Questo non accadrà con Macron, erede di Hollande e del suo quinquennato catastrofico. Il sistema – ha aggiunto – ha cercato in tutti i modi, anche i più contestabili, di soffocare questo grande dibattito politico. Adesso questo dibattito finalmente si farà. Sì, sono io la candidata del popolo”, ha quindi aggiunto scatenando gli applausi dei suoi militanti.

Francois Fillon riconosce la sconfitta e invita gli elettori a votare per Emmanuel Macron contro Marine Le Pen. “Questa sconfitta è la mia sconfitta”, ma prima o poi “la verità emergerà” ha detto il candidato dei Républicains alludendo al cosiddetto ‘Penelopegate’, lo scandalo della moglie pagata per fare la sua assistente con denaro pubblico, ma poco o mai vista in Parlamento. “L’estremismo porta solo disgrazie e divisioni”, ha detto.

“Non sono riuscito a convincervi – ha detto Fillon davanti ai suoi – al momento giusto la verità su queste elezioni sarà scritta. E’ una mia sconfitta, io solo ne debbo portare il peso. Alle legislative potranno far sentire la voce del centro e della destra, per questo vi chiedo di restare uniti e determinati”. “In attesa – ha continuato – dobbiamo scegliere chi è preferibile, l’astensione non fa parte dei miei geni, soprattutto quando c’è un partito estremista, conosciuto per la sua violenza e l’intolleranza. Il suo programma porterebbe il paese al fallimento, aggiungerebbe caos europeo. Non c’è altra scelta che votare per Emmanuel Macron”.

Relegato a un misero 6,5% dalle prime proiezioni, il vincitore delle primarie socialiste, Benoit Hamon, ha riconosciuto la sconfitta, invitando subito a “votare per Emmanuel Macron, anche se non è di sinistra, per battere Marine Le Pen. La sinistra non è morta”, ha detto. “Ho fallito nell’evitare il disastro che si annunciava da anni, me ne assumo la responsabilità senza nascondermi”, ha aggiunto Hamon dal suo quartier generale a Parigi.

“L’eliminazione della gauche a vantaggio dell’estrema destra è una pesante sconfitta elettorale, ma anche una sconfitta morale” ha continuato Macron. “La gauche deve ascoltare vostro messaggio, basta con questa follia autodistruttiva, sono fiero della campagna che ho condotto. La sinistra non è morta”. Anche il primo ministro socialista, Bernard Cazeneuve, ha invitato questa sera a votare al ballottaggio per Emmanuel Macron.

Nessuna indicazione di voto per il secondo turno del 7 maggio da parte del candidato della sinistra alternativa, Jean-Luc Mélenchon (La France Insoumise). “Ognuno di noi sa, secondo coscienza, qual è il suo dovere”. Mélenchon è tornato a dire che non intende riconoscere i primi dati basati sulle proiezioni, “ma quando avremo i risultati – ha garantito – li rispetteremo”.