Juventus, le mani sul sesto scudetto consecutivo

Claudio Marchisio festeggia il risultato con Paulo Dybala. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Claudio Marchisio festeggia il risultato con Paulo Dybala. ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

ROMA. – In una 33/a giornata ricca di gol, e manca ancora il match della Roma a Pescara (per il ‘Monday night’), spicca il crollo fra ieri e oggi delle milanesi. Dopo il ko per 5-4 dell’Inter contro la Fiorentina, arriva la sconfitta interna del Milan contro l’Empoli di uno Skorupski che para tutto, così la squadra di Martusciello compie una nuova impresa dopo quella del Franchi con la Fiorentina.

Il Milan recrimina sul rigore fallito da Suso e la traversa colpita da Ocampos. E’ una vittoria, quella dell’Empoli, che rende inutile il successo del Crotone sul campo di una spenta Sampdoria, visto che i calabresi, a cinque giornate dalla fine, hanno sempre cinque punti di distacco dai rivali. Continuano comunque a credere nella salvezza, spinti dal tecnico Nicola che non vuole mollare di un centimetro.

Intanto la Juventus non perde un colpo. I bianconeri, sulla scia dell’entusiasmo per la qualifoicazione per le semifinali di Champions league, vincono in scioltezza contro il Genoa (4-0) e portano a 11 i punti di vantaggio sulla Roma che domani sera giocherà in posticipo a Pescara.

Bianconerti in vantaggio dopo 17′ grazie ad una autorete di Muñoz su tiro di Marchisio. Il raddoppio arriva subito dopo con Dybala che di sinistro supera Lamanna a fil di palo. La Juve domina e il Genoa non riesce ad opporsi. Sul finire del primo tempo (41′) arriva il terzo gol, una prodezza di Mandzukic.

La Juve tiene il gioco anche nella ripresa con il Genoa e al 19′ arriva il gol del 4-0 a firma di Bonucci (che s’era visto annullare una rete poco prima): progressione centrale del difensore che parte da centrocampo, supera la mediana genoana e all’altezza della lunetta dell’area lascia partire un destro che lascia Lamanna immobile. La Juve continua ad attaccare e trova anche un paio di legni con Higuain e Asamoah.

Nella partita dell’ora di pranzo, il Napoli non va al di là del pari sul campo del Sassuolo: Sarri accusa l’arbitro Damato, ma la realtà è che adesso la Roma, se domani come da pronostico vincerà sul campo del Pescara dell’ex nocchiero giallorosso Zeman, potrebbe andare a +4 su Insigne e soci, inseguendo così con maggiore convinzione, e nonostante il calendario, peggiore quel secondo posto che vale oro, leggi l’accesso diretto in Champions League.

Sul campo di un Chievo che non sa più vincere, il Torino fa tre gol ma rimane all’asciutto il superbomber Belotti. Ora i granata sono al nono posto, e primi delle squadre che hanno poco o nulla a chiedere a questo campionato. Fra loro ci sono anche Udinese e Cagliari, affrontatesi al Friuli in una sfida vinta dai padroni di casa.

Infine il Palermo, che nonostante i cambi di allenatore continua a collezionare brutte figure: stavolta ne prende 6 all’Olimpico dalla Lazio del micidiale duo Immobile-Keita, in questa occasione cinque gol in due. I rosanero sono da tempo già con la testa, e non solo per via della classifica, in serie B, al punto da diventare uno spot vivente della necessità di far tornare la massima serie a 18 squadre.

Ma da questo punto di vista la lega calcio non ci sente, e la situazione rimane questa.