Venezuela, Onu e Osa preoccupati per la radicalizzazione delle passioni politiche

Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite

CARACAS – Le Nazioni Unite e l’Organizzazione di Stati Americani sono preoccupati per quanto stia accadendo in Venezuela e seguono con attenzione la radicalizzazione delle passioni politiche nel Paese.
La portavoce dell’Alto Commissario dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, Ravina Shamdasani, ha espresso allarme per la violenza che accompagna le proteste e ammesso che si seguono le faccende del paese “a distanza”.
– E’ necessario avere accesso al Venezuela – ha detto la portavoce -. Stiamo chiedendo il relativo permesso.
In effetti, giá in altre occasioni, ha ricordato Ravina Shamdasani, è stato chiesto, senza averlo ottenuto. Anche così, ha assicurato che si ricevono informazioni periodiche dall’ufficio della Commissione dei Diritti Umani nella regione.
Shamdasani ha quindi esortato le forze dell’Ordine a rispettare i diritti dei cittadini e alla popolazione di manifestare pacíficamente per farsi ascoltare.
Dal canto loro, 16 nazioni dell’Organizzazione di Stati Americani hanno chiesto sia convocata una riunione di ministri degli Esteri per analizzare la realtà politica e sociale del Venezuela. L’iniziativa è stata di Argentina, Barbados, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Costa Rica, Stati Uniti, Honduras, Jamaica, Guatemala, Messico, Panama, Paraguay, Perú e Uruguay.
Le relative missioni diplomatiche nel seno dell’Osa hanno inviato una nota all’attuale presidente di turno del Consiglio Permanente, l’ambasciatore boliviano Diego Pary. Nella comunicazione le 16 nazioni chiedono si realizzi una sessione straordinaria urgente domani stesso, 26 aprile. I ministri giustificano la richiesta sottolineando che cresce la preoccupazione per quanto stia accadendo in Venezuela.
Il 3 aprile scorso, l’Ambasciatore Pary sospese una riunione dei ministri dell’Osa, chiesta da ben 20 paesi membri, anche se poi l’assemblea si realizzò ugualmente.
Il bilancio di quasi un mese di proteste nel Paese, stando all’Ong Foro Penal Venezolano, è di 26 morti, 12 di queste durante i saccheggi che hanno fatto seguito alle proteste pacifiche dell’Opposizione, oltre un centinaio di feriti e più di mille arresti.