“Effetto Trump” sui conti di Twitter, il titolo vola in Borsa

NEW YORK. – Boccata di ossigeno per Twitter che, dopo mesi di risultati deludenti, batte le attese di Wall Street e vola in Borsa con il titolo che arriva a guadagnare oltre l’11% per poi confermarsi con un rialzo intorno al 10%. E già qualcuno parla di ‘effetto Trump’, col presidente americano che ha trasformato il social media dei 140 caratteri nel suo principale mezzo di comunicazione.

“Potrebbe esserci qualche collegamento, ma non abbiamo nessuna prova”, commenta Anthony Noto, Chief financial officer del gruppo californiano. Fatto sta che nel primo trimestre del 2017 la cura Jack Dorsey sembra finalmente cominciare a funzionare.

Così Twitter riduce le perdite a 61,6 milioni di dollari. Non male se si pensa che dodici mesi fa il rosso ammontava a 80 milioni di dollari con lo spettro di una crisi irreversibile. Ma ciò che più conta è che nei primi tre mesi dell’anno si è finalmente registrato un aumento nel bacino di utenti, il cui numero è cresciuto del 6%: ciò significa 9 milioni di persone attive in più al mese, per un totale di 328 milioni (contro i 321 milioni delle previsioni).

Un piccolo boom insomma. Certo, niente a che vedere con le rivali Facebook o Instagram, ma comunque un chiaro segnale di crescita e di ripresa che potrà rafforzarsi nei prossimi mesi. Anche se gli osservatori predicano prudenza. Grande comunque la soddisfazione di Dorsey. Per lui questa accelerazione è frutto del grande lavoro compiuto negli ultimi mesi proprio per fermare l’emorragia di utenti e per dare maggiore appeal alla piattaforma.

Da qui i tanti cambiamenti apportati, con l’obiettivo di rendere l’uso di Twitter sempre più facile e con lo scopo di rendere la piattaforma più interessante, segnalando ad esempio ai singoli utenti i temi che a loro più interessano. Dorsey ha quindi sottolineato anche lo sforzo compiuto per rendere sempre più efficace la stretta sia sugli abusi che possono essere compiuti sulla piattaforma sia sulla diffusione delle cosiddette ‘fake news’. Un tema centrale che di questi tempi chiama tutti i social media ad un maggior senso di responsabilità, rafforzando i controlli.

Andando nel dettaglio dei conti, al netto di voci straordinarie, l’utile di Twitter nel primo trimestre è risultato pari a 11 centesimi per azione, ben oltre le stime degli analisti che non andavano oltre i 2 centesimi. Le entrate complessive sono scese del 7,8%, a 548,3 milioni di dollari, ma il risultato è comunque superiore ai 517 milioni di dollari delle previsioni.

(Di Ugo Caltagirone/ANSA)

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