Brunello di Montalcino festeggia 50 anni Doc

FIRENZE. – Due giorni di incontri e convegni con esperti e produttori per celebrare i 50 anni dal riconoscimento della denominazione del Brunello di Montalcino e la nascita del consorzio di tutela, era il 28 aprile 1967, a opera di 25 produttori. Il programma delle iniziative partirà con un convegno al teatro degli Astrusi dal titolo ‘Il coraggio e l’orgoglio: i protagonisti del Brunello 50 anni dopo’.

Presenti i soci fondatori del consorzio insieme ad alcuni protagonisti della storia del Brunello, tra cui Ezio Rivella e Francesca Cinelli Colombini. Chiuderà il lavori Marco Do, direttore della Comunicazione Michelin Italia, con la presentazione della Guida Michelin dedicata agli chef stellati italiani e creata apposta per l’occasione. La sera si terrà una cena di solidarietà a sostegno del finanziamento di dispositivi di primo intervento e soccorso da donare ai vari presidi sul territorio di Montalcino. Sabato sarà la volta di un incontro dal titolo ‘La grande sfida del Brunello: i mercati del futuro’, alla presenza di giornalisti ed esperti del settore.

In questi 50 anni, ricorda una nota, forte di un successo straordinario, i numeri attorno al Brunello di Montalcino sono cresciuti in modo esponenziale. Basti pensare che nel 1968 le bottiglie prodotte erano soltanto 13 mila, circa 1,450 milioni nel 1986, mentre l’anno scorso sono state 9,1 milioni. Un ettaro di Brunello nel 1967, quando ce n’erano solo 115, valeva 1,8 milioni di lire (fonte winenews); oggi gli ettari sono 2.100, con un valore medio di 500 mila euro ciascuno.

“Dobbiamo ringraziare i 25 coraggiosi produttori che credettero fortemente in un sogno chiamato Brunello e che insieme alle grandi famiglie del territorio diedero vita a questa realtà che ho l’onore di guidare e che è una delle più importanti nel panorama italiano ed internazionale – commenta il presidente del consorzio Patrizio Cencioni. Da allora abbiamo raggiunto molti traguardi importanti, frutto di una scelta strategica perseguita con coerenza nel tempo: puntare sulla ricerca dell’eccellenza attraverso l’equilibrio fra produzione e territorio”.

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