Scosse 4.0 a Visso, torna la paura

VISSO (MACERATA). – Due scosse di magnitudo 4.0, poco prima di mezzanotte, con epicentro a Visso, alle 23:16 e alle 23:19, precedute da una scossa 3.5 tra Visso e Preci (Perugia) hanno fatto ripiombare nel terrore le popolazioni delle zone terremotate della provincia di Macerata. Le scosse sono state avvertite nettamente anche a Monte Cavallo, Ussita, Fiordimonte e Pievetorina. C’è stata anche un’altra scossa, di magnitudo 3.4 con epicentro in Abruzzo e c’è chi giura di avere sentito anche quella.

Molta paura, senza però ulteriori danni gravi. Ma a differenza di altre volte non ci sono state scene di panico, la gente non è scesa in strada, anche perché da queste parti è rimasta poca gente e la stragrande maggioranza dei residenti è sfollata in alberghi e strutture ricettive lungo la costa.

“La scorsa notte abbiamo avuto compagnia” ironizza il sindaco di Visso Giulino Pazzaglini. A Visso sono rimasti circa 200 abitanti che dormono in camper e roulotte, su un totale di 1.100 residenti. Unica nota positiva “il successo della mostra ‘Facciamo presto’ agli Uffizi a Firenze, dove è esposta anche l’autografo dell’ ‘Infinito’ di Leopardi, custodito a Visso. Sono stato molto criticato, invece è importante fare conoscere i nostri territori e le nostre bellezze”.

Come altri sindaci del Maceratese, Pazzaglini è critico rispetto al modello di intervento e di ricostruzione post sisma, che “andava bene per il primo terremoto, quello di Amatrice e Arquata del Tronto, non per lo scenario diverso che si è creato dopo le scosse di fine ottobre”.

Critico anche il primo cittadino di Pievetorina Alessandro Gentilucci: “Il problema non è la paura, è che la pazienza è agli sgoccioli, stiamo ancora aspettando le famose casette per far tornare la gente sul territorio”. “Qui sono rimaste solo 11 persone” rilancia il sindaco di Ussita Marco Rinaldi. Che ha anche un altro contenzioso e ha scritto alla Regione Marche per comunicare che gli sfollati del suo Comune, alloggiati in hotel lungo la costa, “non possono essere spostati in altre strutture ricettive” a causa dello “stress fisico e psicologico a cui sono sottoposti dal 24 agosto 2016”.

“Nessuno spostamento forzoso – fa sapere l’assessore regionale al Turiamo Moreno Pieroni -, proseguiremo l’opera di sensibilizzazione nei confronti degli albergatori, che intanto ringraziamo per quanto hanno fatto finora”.

E nonostante tutto sono al lavoro i dipendenti della Svila srl, un maxi impianto che produce pizze surgelate (20 milioni di pezzi nel 2016) a due passi dal centro di Visso. I lavoratori non hanno sentito le scosse, dato che sono tutti sfollati altrove, a circa due ore in bus navetta da Visso. Ieri sera c’erano solo sette addetti alle pulizie “che, loro sì, si sono spaventati da morire – racconta il direttore di produzione Mauro Parretti -. Ma il lavoro va avanti” tanto che la Svila, di fronte ad un aumento di ordini, ha già assunto a tempo determinato un’altra trentina di persone.

(di Alessandra Massi/ANSA)

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