Serie A: Roma debacle derby, Juve mani sullo scudetto

Samir Handanovic e Dries Mertens in azione durante Inter-Napoli, 30 April 2017. ANSA/MATTEO BAZZI
Samir Handanovic e Dries Mertens in azione durante Inter-Napoli, 30 April 2017.
ANSA/MATTEO BAZZI

ROMA. – La Roma si schianta alla curva dell’ultimo derby, consegna di fatto lo scudetto alla Juve (ora a +9) e mette le ali alla voglia di rimonta del Napoli, che ‘vede’ adesso il secondo posto, distante un solo punto. Perché i partenopei vincono per 1-0 a San Siro nel posticipo contro un’Inter in evidente crisi di gioco, ma soprattutto di risultati, e si portano a una sola lunghezza dai giallorossi.

L’accesso diretto alla Champions è davvero alla portata dei partenopei che hanno dalla loro, oltre a una migliore condizione psico-fisica, anche un calendario più agevole, come confermano le partite del prossimo turno: Milan-Roma e Napoli-Cagliari. Giornata fondamentale, quindi, per il romanzo del campionato. Anche perché, la Lazio blinda l’Europa, dato che il Milan frena a Crotone, mentre la Fiorentina frana letteralmente a Palermo.

In zona-retrocessione, il Crotone continua a sperare perché, dopo il pari col Milan, guadagna un punto su Empoli e Genoa che perdono inopinatamente in casa contro Sassuolo e Chievo. Successo netto per il Bologna e risicato per il Cagliari.

Inzaghi ha preso ormai le misure a Spalletti: vendica la sconfitta dell’andata, conferma l’esito della Coppa Italia. Senza Immobile, e con meno motivazioni, la Lazio lascia sfogare all’inizio la Roma, passa con Keita, prende in mano la partita, subisce il pari per un inesistente rigore su Strootman e mastica amaro per quello non concesso a Lukaku. Nella ripresa la Roma si sgonfia e fa ancora peggio.

Il trionfo biancazzurro è legittimo e amaro per Totti, alla sua ultima passerella nel derby. Basta e Keita timbrano il tracollo romanista. Ora sono guai seri per Spalletti, perché contro Milan e Juve rischia di subire il sorpasso del Napoli. Senza secondo posto il futuro sarà diverso per le ambizioni di Pallotta e dei tifosi. Per la Lazio, Europa sicura. Anche perché, balbettano le inseguitrici.

Il Milan disputa un’altra partita incolore e ottiene un pari in rimonta a Crotone. Calabresi avanti con Trotta, poi sbagliano il colpo del ko e, nel secondo tempo, il Milan reagisce: ottiene il pari con Paletta, in un’azione confusa, ma non replica. Ancora peggio va la Fiorentina che si fa battere 2-0 dal volenteroso Palermo, al quarto successo stagionale, che rimanda il proprio addio alla Serie A. Una perla di Diamanti dà coraggio ai siciliani, che perdono per infortunio Nestorovski, Sousa vara una squadra super-offensiva e, dopo il rosso ad Astori, arriva il sigillo di Alesami.

S’infiamma la lotta per non retrocedere, perché l’Empoli fa harakiri e si fa travolgere 3-1 in casa dal quadrato Sassuolo. I toscani recuperano una volta, poi gli ospiti mettono il turbo con Matri e Duncan. Il Crotone si porta così a quattro punti dall’Empoli e a cinque dal Genoa. Colpo gobbo del Chievo a Marassi: il Genoa sbaglia un rigore con Simeone, poi passa con una bella conclusione di Pandev. Ma i rossoblù si fermano lì e i veneti, con Bastian e l’ex Birsa, ribaltano il risultato.

Giornata di gloria per Mattia Destro che trascina il Bologna al successo 4-0 su un’Udinese remissiva e appagata da una classifica tranquilla. L’attaccante, che non segnava in casa da novembre, realizza una doppietta. Domina il Cagliari contro un Pescara combattivo, ma Borriello non riesce a sfruttare le occasioni capitate e per vincere i sardi hanno bisogno di un rigore di Joao Pedro che rinsalda la classifica.

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