Disoccupati over 50 superano i giovani, è la prima volta

ROMA. – Dati sul lavoro con luci e ombre a marzo: l’occupazione resta stabile rispetto a febbraio e aumenta rispetto a marzo 2016 ma cresce il tasso di disoccupazione che torna all’11,7% segnando un aumento soprattutto tra gli over 50 mentre per i giovani ci sono segnali positivi. I dati diffusi dall’Istat segnalano un vero e proprio boom dei disoccupati over 50 rispetto a febbraio (+59.000 unità) con lo sfondamento di quota 567.000 e il sorpasso “storico” del numero dei disoccupati under 25.

Se si guarda alle percentuali il tasso di disoccupazione tra gli over 50 è al 6,7% mentre quello dei giovani è al 34,1%, il dato più basso negli ultimi cinque anni, ma se si guarda allo stock impressiona la crescita dell’esercito di coloro che cercano lavoro con i capelli grigi. Dieci anni fa, a marzo del 2007, erano appena 121.000 e ora si sono più che quadruplicati.

La crescita dei disoccupati complessivi (tornati sopra quota tre milioni) è legata all’aumento della partecipazione al mercato del lavoro (gli inattivi diminuiscono di 390.000 unità) mentre l’occupazione si mantiene sostanzialmente stabile sul mese e aumenta rispetto a marzo 2016 (+213.000 unità) anche se con andamenti diversi nelle varie fasce di età.

L’Istat comunque segnala che “al netto della componente demografica su base annua cresce l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le fasce di età” e sottolinea che aumentano i dipendenti e diminuisce il lavoro indipendente.

I dati sono commentati positivamente da Gentiloni (”Incoraggianti sull’occupazione giovanile”) che sottolinea anche l’andamento positivo dell’indice Pmi sulla manifattura: che torna ai livelli più alti da sei anni. Guardano alla buona performance dei giovani anche il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti e l’ex premier Matteo Renzi: “tante polemiche ma i dati di oggi dicono che la disoccupazione giovanile scende al 34% dal 44% del 2014”.

Di segno opposto le riflessioni dell’ opposizione. M5s parla di ”lavoro che ristagna” visto che il tasso di occupazione resta stabile in fondo alla classifica europea. Il capogruppo di Fi alla Camera, Renato Brunetta afferma che i dati Istat certificano il “fallimento delle riforme” dopo aver “buttato al vento” con gli sgravi 20 miliardi di euro di risorse.

I sindacati esprimo preoccupazione per la disoccupazione della fascia più anziana chiedendo al Governo di discutere di nuovi ammortizzatori sociali e di politiche attive del lavoro. “Rischiamo il disastro sociale – ha detto il leader Uil, Carmelo Barbagallo – il dato sugli over 50 non sorprende e aumenterà ancora”. Ieri nella manifestazione per celebrare la festa dei lavoratori i leader sindacali hanno ribadito la necessità di creare lavoro.

“Bisogna fare – ha detto la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso – un piano straordinario per il lavoro. Ci vuole giustizia fiscale e lotta all’evasione”. “L’emergenza che da tanti anni attraversa il nostro Paese – ha detto la numero uno della Cisl, Annamaria Furlan – è il tema del lavoro: come rilanciamo l’economia del Paese, lo sviluppo e la crescita e come creiamo occupazione”.

Se si guarda al confronto con L’Europa l’Italia è il quarto Paese per tasso di disoccupazione (dopo Grecia, Spagna e Cipro) ma mentre questi ultimi hanno ridotto il loro tasso dei senza lavoro in Italia il tasso è aumentato in un anno dall’11,5% all’11,7%, a fronte di una media Ue28 all’8% e dell’area Euro al 9,5%.

(di Alessia Tagliacozzo/ANSA)

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