Primarie Pd: da Nord a Sud per Renzi, ma calo affluenza nelle Regioni rosse

ROMA. – Vittoria schiacciante di Matteo Renzi in tutta la penisola eccetto che in Puglia e votanti che, in termini assoluti, registrano un sensibile calo rispetto al 2013. Le primarie del Pd, ad una prima analisi del voto Regione per Regione, confermano l’atteso plebiscito per l’ex premier ma risentono, soprattutto nelle Regioni ‘rosse’, un astensionismo dovuto molto probabilmente anche alla scissione di una buona parte della sinistra del partito.

In attesa dei dati ufficiali che saranno diramati domani le cifre sull’affluenza mostrano come, rispetto a 4 anni fa, i votanti siano stati circa 800mila in meno. Renzi vince dappertutto e perde nella sola Puglia (dove Michele Emiliano prende il 54,88%). Stravince al Centro e al Nord mentre i margini rispetto agli altri due candidati si riducono al Sud.

Sono le Regioni rosse, ‘cassaforte elettorale Dem’, a mostrare invece le novità più rilevanti in termini di affluenza. In Emilia-Romagna Renzi viaggia sul 74%, in Toscana prende il 79,12%, nelle Marche il 77,8% e in Umbria l’80,8% ma in tutte queste Regioni il calo di votanti rispetto al 2013 è netto. In Toscana si passa dai 393mila del 2013 ai 210mila di domenica, in Umbria il calo è di 30mila unità mentre nelle Marche i votanti sono stati poco più di 47mila contro i 93mila del 2013. In Emilia-Romagna, infine, si passa dai circa 415mila del 2013 ai 216.220 di domenica.

Sensibile il calo dell’affluenza anche al Nord dove negli ultimi tempi, in chiave nazionale, il Pd aveva registrato il trend meno negativo, a partire dal referendum del 4 dicembre. Dalla Lombardia (226.356 votanti contro gli oltre 370mila del 2013) al Veneto (dove alle urne sono andati in 86.737, con un calo di 90mila persone rispetto al 2013) l’abbassamento dell’affluenza è pressoché trasversale.

Stabilmente alte, invece, le percentuali di Renzi che viaggia oltre il 70% praticamente dappertutto tranne che in Friuli Venezia-Giulia (66,9%) e in Liguria (64,4%). Ampio (oltre 80mila unità) il calo dell’affluenza anche nel Lazio – dove a Roma Renzi si attesta al 70,39% – mentre in Abruzzo l’ex premier non supera il 65%.

Al Sud, più in generale, la diminuzione degli elettori è nettamente minore rispetto al Settentrione, con la Puglia ancora una volta in controtendenza che registra un aumento di votanti di oltre 125mila unità. In Calabria il calo di elettori non supera le 20mila unità mentre in Basilicata l’affluenza tocca quota 41.054 registrando un aumento rispetto ai circa 32mila del 2013.

In Campania l’affluenza non supera le 150mila unità (contro le 192mila del 2013), la Sicilia registra un calo tra i 15mila e i 20mila elettori mentre in Sardegna i votanti sono 46.629, 13mila in meno rispetto alle precedenti primarie. In generale, nel Mezzogiorno, la vittoria di Renzi è meno larga: l’ex premier “scende” a quota 65% in Sicilia e 61,8% in Basilicata, arriva al 68% in Campania e al 71% in Sardegna.

(di Michele Esposito/ANSA)

Lascia un commento