Disoccupazione, per over50 rischio disastro sociale

ROMA. – Per evitare il rischio di “disastro sociale” per gli over 50 tra licenziamenti e l’età della pensione che si allontana bisogna mettere in campo politiche attive del lavoro e ragionare di nuovi ammortizzatori sociali che tengano conto del territorio di residenza e dell’età della persona che perde il lavoro.

Lo afferma il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo in una intervista all’ANSA spiegando che il dato sul calo dell’occupazione degli over 50 e il boom dei disoccupati in questa fascia non sorprende.

“E’ il dato che ci aspettavamo e che temevamo – ha detto riferendosi alla crescita dei disoccupati over 50 (567.000 a marzo) e il sorpasso di coloro che cercano lavoro avendo meno di 25 anni – per questo abbiamo chiesto al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, di aprire una discussione sugli ammortizzatori. La scomparsa della mobilità (a fine 2016, sostituita dalla Naspi, ndr) – ha messo in difficoltà migliaia di persone.

Se non mettiamo mano agli ammortizzatori sociali e non costruiamo un percorso di differenziazione di territorio e di età avremo come risultato un disastro sociale. Bisogna anche lavorare sulle politiche attive. Le persone che perdono il lavoro devono essere accompagnate verso un nuovo lavoro. Oggi queste 567.000 persone non vedono speranza di rioccupazione, non c’è formazione, non ci sono politiche attive. E pensiamo che questo numero aumenterà ancora”.

Il 4 maggio è previsto un incontro tecnico con il Governo sulla fase due dell’accordo sulla previdenza.

“Vogliamo accelerare la discussione sugli ammortizzatori – ha detto – quanto ai giovani – ha aggiunto – si vede un lieve miglioramento dell’occupazione ma siamo allo zerovirgola, non siamo ancora saliti sul treno della ripresa”.

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