Boldrini pronta per le primarie a sinistra, Mdp apre con prudenza

Laura Boldrini
Laura Boldrini in foto d'archivio. Foto Roberto Monaldo / LaPresse09-03-2014
Foto Roberto Monaldo / LaPresse09-03-2014

ROMA. – “Il mio contributo? Non mancherà”. Ad una manciata di giorni dalle primarie Pd e con il progressivo allontanarsi dell’ipotesi di una coalizione di centrosinistra che abbia i Dem al centro, “entra” in campo anche la presidente della Camera Laura Boldrini. E il suo rompere gli indugi trova l’apertura di Mdp in vista della costruzione di “un campo largo del centrosinistra alternativo a Renzi”.

I nodi tuttavia restano, a partire da quello delle primarie della sinistra. Un appuntamento di fronte al quale Boldrini assicura di “non sottrarsi” ma che resta per ora nel mero campo delle ipotesi. Sull’ipotesi che la leadership di questa aggregazione passi o meno per l’esame primarie in Mdp si resta prudenti. Il nome forte, al momento, è quello di Giuliano Pisapia.

“La vera novità è lui e il suo posizionamento”, spiega un esponente di Mdp dando la misura dell’attenzione che la sinistra extra-Pd rivolge alla figura dell’ex sindaco di Milano. “Pisapia ha tutte le qualità per aggregare ed è lui stesso che ha posto l’esigenza di una leadership collegiale”, spiega Boldrini che, non a caso, era presente all’esordio, al Teatro Brancaccio a Roma, di Campo Progressista.

Certo, resta da capire se e come il ‘campo’ di Pisapia si intersecherà con Mdp. Di certo, il suo “no” a un listone Pd avvicina il leader di Campo Progressista agli ex Dem ed ex Sel. Che aprono alla proposta di Boldrini di costruire una parte del programma attraverso una consultazione pubblica. “Serve una Convenzione di forze progressiste, abbiamo il dovere di costruire un’altra offerta di un centrosinistra competitivo in profonda discontinuità con la scelta neo-centrista” dell’ex premier, sottolinea Arturo Scotto.

“Il nostro tentativo dà fastidio al Pd e ad una certa stampa con le caricature che vengono fatte sulle parole di Massimo D’Alema”, rimarca ancora il deputato Mdp. E il movimento si prepara alla tre giorni (dal 19 al 21 maggio, si chiamerà “Fondamenta”) di Milano: un evento “che confermerà il carattere aperto del nostro movimento e che sarà tutt’altro che un Congresso”, spiega Alfredo D’Attorre. All’evento, assicurano in Mdp, saranno diversi gli ospiti e sarà la “plastica dimostrazione” del fatto che “siamo diversi da come ci dipingono”.

(di Michele Esposito/ANSA)

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