Arrestato o sequestrato giovane italo venezuelano

CARACAS – E’ stato arrestato, o forse sequestrato, il giovane italo-venezuelano Fermín Eduardo Cocchioni Castillo. Il connazionale si trovava nel quartiere di classe media Bello Monte quando alcuni individui armati con armi militari lo hanno obbligato a salire un un veicolo. Il giovane, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare che abbia tentato la fuga, senza riuscirci. Del fatto è al corrente la nostra Ambasciata.

Dato che, stando alle testimonianze dei presenti, ad intervenire sono stati uomini armati che indossavano giubetti antiproiettili con la sigla del Sebin (la polizia politica), berretti della Polizia Nazionale e un veicolo con le sigle della scientifica, non si sa in realtà se sia stato arrestato da un corpo di Polizia o, al contrario, sequestrato da qualche banda paramilitare che in questi giorni operano nella più assoluta impunità.

Il connazionale era amico di Armando Cañizales, lo studente di appena 17 anni, ucciso durante una manifestazione antigovernativa a Las Mercedes, quartiere commerciale di Caracas. La notizia è stata data su Twitter da Gerardo Blyde, sindaco di Baruta – uno dei comuni della capitale -. Il giovane manifestante ha sofferto, stando a quanto informato dal Sindaco di Baruta, “una ferita penetrante nel collo, senza foro di uscita” mentre si trovava sul ponte che porta da Las Mercedes alla super-strada Francisco Fajardo, una delle principali arteria di Caracas.

Un altro giovane studente, identificato come Juan Lopez, è stato assassinato nella città El Tigre, nello Stato Anzoátegui, durante una assemblea della Federazione degli Studenti Universitari della “Universidad Politécnica Territorial Jose Antonio Anzoátegui”. Juan Lòpez era presidente della Federazione degli Studenti e, stando ad una prima ricostruzione dei fatti, pare sia stato ferito a morte da colpi di arma da fuoco sparati, si presume, da alcuni membri di “colectivos” tra gli studenti.
A Caracas, la Guardia Nazionale e la Polizia Nazionale sono intervenuti con violenza per evitare che un corteo protesta di studenti dell’Universitá Centrale del Venezuela” potesse marciare oltre le mura universitarie.

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