Migranti, Gentiloni: “Grazie a chi ogni giorno salva vite”

(ANSA/AP Photo/Petros Giannakouris)
(ANSA/AP Photo/Petros Giannakouris)

ROMA. – “Ringrazio tutti, volontari, guardia costiera, forze della Marina e dell’ordine ogni giorno impegnati nel soccorso e nella salvezza di vite umane, ogni giorno si salvano vite e un paese come il nostro non può che esserne fiero”. Mentre infuriano le polemiche sul ruolo delle ong, il premier Paolo Gentiloni elogia chi aiuta in mare: e anche oggi è stato recuperato un morto, oltre a 561 migranti.

Una delle organizzazioni sotto accusa, Moas, assicura di non aver mai avuto contatti con i trafficanti e di agire in collaborazione con l’Italia. La commissione Difesa del Senato ha chiesto l’audizione del procuratore di Trapani, dopo l’apertura di un’inchiesta su una ong per favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

Il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, che ha fatto scoppiare il caso, sarà convocato dal Csm che ha comunque assicurato “ogni sostegno possibile” perchè le sue indagini “possano svolgersi con la massima efficacia e celerità”. Interviene anche Frontex, da cui proviene parte degli elementi di indagine a disposizione di Zuccaro, ma, precisa l’agenzia Ue, “noi non abbiamo mai accusato le ong governative di collusione”

GENTILONI: NON CI SONO MIRACOLI, COLPIRE TRAFFICANTI – “L’Italia – ha detto Gentiloni – non risparmierà alcuna energia per togliere ai trafficanti di esseri umani il monopolio dei flussi irregolari. E’ – ha osservato – un fenomeno di lunga durata, non esistono soluzioni miracolistiche. Bisogna lavorare in profondità sulle cause se vogliamo contenere i rischi provocati da carestie e difficoltà economiche ma dobbiamo dare anche risposte a breve ed è in questo quadro che vanno collocati gli impegni del governo.

L’obiettivo nel breve e medio periodo non può che essere di ridurre i volumi dei flussi irregolari e sostituirli con flussi regolari togliendo ai trafficanti il controllo, l’esclusiva dei flussi migratori”. Per il presidente del Senato, Pietro Grasso, è “sbagliato e ingeneroso associarsi ad accuse generiche, congetturali e politicamente strumentali” contro le ong, che si muovono “sotto spinta ed in sinergia con le nostre autorità centrali” e “garantiscono servizi che avrebbero dovuto essere svolti da istituzioni europee”.

MOAS, NOI IN ACQUE LIBICHE MA CON OK ROMA – Tra le ong più attive nel Mediterraneo centrale c’è la maltese Moas, che in tre anni ha soccorso oltre 35mila migranti con navi e droni spingendosi anche, hanno spiegato i responsabili in Parlamento, in acque libiche, “ma sempre su indicazione del Centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera di Roma. Non riceviamo comunque richieste d’intervento dalla Libia, non abbiamo mai spento i trasponder e siamo disponibili a fornire la lista dei donatori che ci finanziano, tra cui c’è anche un’istituzione europea che ha stanziato 230mila euro”.

Tra i donatori non figura il magnate George Soros, che ha definito “false” le notizie su suoii finanziamenti “tesi a favorire l’afflusso di migranti in Europa”. Da parte sua il comandante generale della Guardia Costiera, l’ammiraglio Vincenzo Melone, ha confermato che le navi ong operano “sotto il controllo” della Guardia Costiera nella ricerca e soccorso, ma non per quanto riguarda le rotte e le zone in cui navigare.

LEGA E FI CONTRO MOAS, ‘DA MANETTE PIU’ CHE DA NOBEL’ – L’audizione del Moas non ha convinto Forza Italia e Lega. “Tra navi, droni e mezzi aerei – secondo Maurizio Gasparri (Fi) – sembra più una Spectre che una ong. Sono più da manette che da premio Nobel”. Per Paolo Romani (Fi), la ong ha dato “risposte largamente insufficienti. Non è stato chiarito nemmeno il rapporto tra Moas e la holding che ne detiene la proprietà”, la Tangiers che opera anche nel campo delle assicurazioni di navi mercantili.

Roberto Calderoli (Lega) trova “sconcertante” una struttura “che utilizza droni da un milione l’uno, con navi dotate di apparecchiature sofisticate, in operazioni dirette da un ex militare anche lui maltese. Mi sembra la trama di un film di 007”. M5S presenta una proposta di legge appoggiando le richieste di Zuccaro per “garantire, anche in alto mare, il rispetto della legalità e rendere più sicuro lo Stato”.