Piccoli programmatori crescono, a Roma tre giorni tech

ROMA. – Che istruzioni devo dare al robot per far sì che raggiunga e accenda la lampadina col minor numero possibile di passi? L’atomo, senza elettrone, è “triste”? È rispondendo a domande come queste che centinaia di bambini si stanno tuffando con entusiasmo nel mondo dell’informatica e della scienza grazie a Italmaker Show, la tre giorni tecnologica dedicata ai più piccoli e partita nelle aule della Facoltà di Ingegneria dell’Università Tor Vergata di Roma.

“Anche se nativi digitali, oggi i bambini non sfruttano smartphone, tablet e computer al meglio delle loro potenzialità”, spiega all’ANSA Emiliano Gatti, presidente di Italmaker, l’Accademia dei piccoli inventori. “È per questo che offriamo loro dei modi, sotto forma di giochi, per avvicinarli all’informatica”.

In un futuro in cui i robot “ruberanno” alcuni lavori all’uomo, aggiunge Gatti, è doveroso “formare i programmatori del futuro” e “noi vogliamo aiutare i bambini a sviluppare competenze essenziali, in primis logica e problem solving”.

Domani e dopodomani l’iniziativa si aprirà non solo alle scuole ma a chiunque, famiglie e curiosi, spostandosi negli spazi più ampi del Teatro di Tor Bella Monaca e del Centro “Le Torri”. “Un modo”, sottolinea Gatti, anche per “valorizzare la periferia che purtroppo ancora spaventa”.

Il rammarico è per le diverse “grandi aziende che all’ultimo si sono sfilate” dalla fiera, ma “noi andiamo avanti e confidiamo nella partecipazione del pubblico”.

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