Sindacati in pressing su Alitalia, il 10 maggio dai commissari

ROMA. – Voltare pagina con un piano che parta dai sovraccosti e preveda alleanze forti per un vero rilancio di Alitalia. Lo chiedono i sindacati che, in vista del primo incontro la prossima settimana con i commissari straordinari della compagnia, cercano di allontanare dal tavolo il tema del costo del personale. Capitolo su cui però Luigi Gubitosi ha già avvertito che la cura sarà “non indolore”. E su cui pende la scadenza a fine mese del contratto collettivo di lavoro.

Intanto la compagnia festeggia i 70 anni del primo volo della sua storia: era il 5 maggio 1947 quando il trimotore Fiat G12, battezzato ‘Alcione’, decollava da Torino alla volta di Catania con a bordo 18 passeggeri.

Ai sindacati, che hanno sollecitato un incontro urgente alla luce dell’avvio dell’amministrazione straordinaria, è arrivata oggi la convocazione della compagnia per un incontro mercoledì 10 maggio con i commissari Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari.

Sul tavolo, oltre alle azioni che i tre commissari (che sono sicuri che i 600 milioni a disposizione assicurino margini più ampi dei sei mesi indicati) intendono portare avanti sul fronte dei tagli (Gubitosi ha già indicato che si partirà dai contratti di assicurazione sul carburante e su quelli di leasing), c’è da capire come intendano muoversi sul rinnovo del contratto: azienda e sindacati avevano infatti deciso, con un accordo siglato il 24 febbraio, di concludere la trattativa entro il 31 maggio.

I sindacati chiedono che non si parta dal taglio del costo del lavoro e sono convinti che eliminando i sovraccosti (la Uiltrasporti indica anche i contratti di fornitura per servizi di manutenzione e il ritorno al precedente sistema di prenotazione e acquisto biglietti) non siano necessari tagli ai salari e neppure riduzioni del personale.

“Lo abbiamo detto dal primo momento che i primi tagli che bisogna fare sono quelli dei costi extra e siamo contenti che lo dica ora anche il commissario e che si sia così capito dove sta il vero problema”, afferma Barbagallo della Uil. Inoltre, secondo Furlan della Cisl “è importantissimo un rilancio e che i commissari immaginino un piano industriale che deve avere alleanze e partnership forti. Su questo li invito tanto a lavorare”.

Proprio sul fronte delle possibili alleanze, però, si sfila un altro potenziale partner. E’ Iag, la holding che raggruppa Iberia e British Airways, che chiarisce di non avere “nessun tipo di interesse” per Alitalia. Il gruppo anglo-spagnolo vede l’opportunità per un’espansione sul mercato italiano, ma solo attraverso la propria low cost Vueling.

E mentre dalla politica i 5Stelle fanno polemica sugli stipendi dei commissari, i lavoratori della compagnia aderenti alle sigle Cub, Usb, Assovolo ed Air Crew Commitee si preparano ad una grande manifestazione il 27 maggio a Roma.